La Cisl e la Uil confederali, insieme ai sindacato dei meccanici, chimici, edili, servizi, hanno organizzato un'assemblea per conoscere meglio e discutere il recente accordo sulla riforma della contrattazione, siglato da numerose associazioni sindacali e dei datori di lavoro, esclusa la CGIL.
L'accordo firmato garantisce una riforma del modello contrattuale, fermo da tempo e inadeguato ad una società moderna ed in movimento. L'intesa corrisponde, in larga misura, alle linee della piattaforma unitaria approvata nei mesi scorsi ed alle linee definite da Cisl e Uil con la Confindustria.
Previsione di un indice inflattivo più favorevole, triennalità, garanzie di recupero dell'inflazione e certezza della esigibilità degli aumenti dalla decorrenza del precedente contratto, sviluppo della bilateralatà e nuove regole per la negoziazione nonchè, entro tre mesi, per la rappresentanza, sono gli elementi qualificanti di un accordo, costruito da un negoziato con le controparti, e sancito dal governo che, da parte sua, ha reso strutturali e continue le norme sulla detassazione e la decontribuzione sulla contrattazione di secondo livello.
L'accordo è un'intesa quadro e si tratta ora di negoziare con il Governo altri provvedimenti per il sostegno dell'economia, del reddito di lavoratori e pensionati. della riforma degli ammortizzatori sociali quanto mai necessari in un periodo di crisi aziendali.