05/02/2009
Critiche della Cisl al decreto sicurezza: provvedimenti punitivi verso gli immigrati.
Difendere gli immigrati
dalle ingiuste discriminazioni"
"Gli immigrati sono una risorsa indispensabile per il Paese. E' sbagliato fare norme su questo tema sull'onda dell'emozione senza un confronto preventivo con le organizzazioni sindacali e le associazioni che si occupano di immigrati". E' quanto afferma il Segretario Generale della Cisl Raffaele Bonanni. " E' legittimo combattere quella fascia di clandestinità pericolosa per l'ordine pubblico, ma non si puo' fare di tutta l'erba un fascio. Non si possono usare due pesi e due misure sugli immigrati. La prevenzione sulla sicurezza è giusta, ma ci sono migliaia di immigrati che attendono il permesso di soggiorno da due anni, senza avere diritti e senza tutele. Così come è doveroso dare la cittadinanza a chi è nato in Italia, paga le tasse e contribuisce al benessere del Paese. La Cisl su questo tema non farà sconti al Governo".
Si esprime in merito al DDL sulla sicurezza approvato oggi al Senato anche la Cisl Medici. Negativo infatti il parere di Giuseppe Garraffo, Segretario Generale Cisl Medici, in particolare sull'eliminazione del principio di non segnalazione dei clandestini da parte degli operatori del Ssn. "Nel provvedimento vi sono alcune ombre -dichiara in una nota- delle vere e proprie criticita', sulla normazione di alcuni aspetti sanitari, che occorreva con saggezza evitare, e che occorrera' decisamente modificare alla Camera, per ovviare alle inevitabili conseguenze negative che possono derivarne ai cittadini regolari, e non solo agli immigrati clandestini''.
"Per la generalita' dei medici il DDL approvato dal Senato -aggiunge- e' criticabile sul piano normativo, su quello etico-deontologico e su quello piu' strettamente sanitario-epidemiologico. E' stato un errore, uno scivolone politico-parlamentare eliminare il divieto al medico di denunciare i pazienti immigrati clandestini''. ''E' di difficile comprensione e autolesionistico l'uso della discriminazione sanitaria nei riguardi dei clandestini''.
''Il medico -precisa Garraffo- deve agire secondo coscienza e i principi umanitari devono valere per tutti. Una normativa sbagliata puo' rapidamente favorire il realizzarsi di una sanita' clandestina e illegale con conseguente pericolo sociale derivante da gravi carenze della profilassi igienico sanitaria''.
''In ogni caso - conclude il Segretario della Cisl medici - una norma poco approfondita e francamente errata non puo' cambiare la cultura dei medici: i medici sono sempre stati e sempre saranno dalla parte dei malati che curano, senza fare distinzioni ed eccezioni, primo presupposto del rapporto di fiducia tra medico e paziente e del rispetto della persona umana''