Si è svolto oggi il 6° Congresso del Sicet Cisl Provinciale di Cagliari che ha visto la riconferma del Segretario Generale Giampaolo Carta, mentre in segreteria è riconfermato Agrippino Cossu, con il nuovo ingresso di Alessandro Turco che già collabora con la struttura da 2 anni.
Erano presenti ai lavori del Congresso Provinciale il Segretario della UST di Cagliari, Mimmo Contu e la segretaria Nazionale della Categoria Alessandra Ramadori, che ha chiuso i lavori congressuali.
La Relazione di Giampaolo Carta ha messo in evidenza il ruolo del sindacato inquilini nella provincia di Cagliari focalizzando i punti di criticità delle politiche abitative a sostegno delle categorie più deboli della società.
Permangono i ritardi nell’attuazione di un vero “piano casa” in considerazione alla precarietà delle condizioni abitative di una fascia sempre più numerosa di persone che vivono con redditi al di sotto della soglia di povertà.
Non basta ridurre il pacchetto casa, praticamente a due interventi: cedolare secca al 20% estesa a tutti i proprietari che affittano indipendentemente dal fatto che adottino o meno il canale concordato; un intervento di defiscalizzazione dei canoni limitato ad una fascia di reddito ancora non indicata.
Quello che serve è mettere mano al “sistema” in modo stabile e definitivo assumendone l’onere economico, magari con gradualità, ma già la prossima finanziaria deve prevedere provvedimenti normativi, fiscali e finanziari in tal senso.
Infatti qualunque intervento sul settore non può sottrarsi dal:
1) Risolvere strutturalmente il problema degli sfratti riducendo il fenomeno sempre più marcato a causa della morosità.
2) rilanciare l’edilizia pubblica recuperando l’esistente ed incrementando il patrimonio disponibile;
3) prevedere nuove costruzioni da immettere sul mercato a valori rapportabili ai livelli di reddito medio-bassi, propri dei lavoratori dipendenti e dei pensionati.
4) sviluppare una politica abitativa anche riferita alle condizioni degli studenti universitari che si trovano costretti a sostenere spese di circa 300 €uro mensili solo per l’utilizzo di una camera con uso cucina e bagno.
5) una politica sul ricorso ai mutui che determini condizioni accettabili e accessibili per le fasce meno abbienti.
La bocciatura del progetto di realizzazione del campus Universitario che prevedeva 1800 posti letto, da parte del Comune di Cagliari, viene considerata un occasione mancata per dare un importante risposta a tutti gli studenti costretti al pendolarismo nella città capoluogo.
Dalle ultime statistiche Nazionali, l’80% della popolazione possiede una casa di proprietà, l’altro 20% soffre le difficoltà di contrarre un mutuo, per via dei redditi molto bassi, ciò determina nel paese, in Sardegna ed in particolare nella provincia di Cagliari, una vera EMERGENZA CASA.
Anche durante la campagna elettorale in atto si sentono tanti buoni propositi che vengono totalmente disattesi sul piano pratico e attuativo delle politiche della casa, alcuni anche particolarmente interessanti perché si pongono l’obiettivo di coniugare necessità abitative e assistenza sociale, che consiste nel realizzare o nel riutilizzare un numero di abitazioni capaci di fluidificare il mercato delle locazioni in modo rispettoso e con un rendimento accettabile da parte di soggetti sociali.
Per adesso, senza fare distinzioni politiche, si registra solo ed esclusivamente una visione ridotta dell’importanza della casa e della sua valenza sociale.
Il Congresso ha trattato con grande serietà e partecipazione il tema di stabilire un rapporto sempre più stretto con la Cisl, ottenibile anche instaurando collaborazioni con le singole categorie sulla strada tracciata della convenzione in atto con la federazione dei Pensionati.
La relazione in formato pdf nella sezione documenti
Nota stampa a cura SICET