26/03/2009
Grave incidente sul lavoro al porto: il commento della Cisl cagliaritana.
COMUNICATO STAMPA
Nella prima mattina di oggi, 26 Marzo 2009, si è verificato l’ennesimo gravissimo incidente sul lavoro presso il porto di Cagliari, che ha colpito un dipendente della CLP.
Un Container movimentato dalla RTC durante la fase di sollevamento, a circa 8 metri da terra, si è sganciato dagli spreeder, i blocchi di aggancio, cadendo sopra una ralla di traino e schiacciando letteralmente la cabina.
Il lavoratore ora è ricoverato in ospedale e fortunatamente non è in pericolo di vita.

Sulle cause e sulla dinamica dell’infortunio sono in corso gli accertamenti degli organi ispettivi di vigilanza.

La Cisl di Cagliari denuncia per l’ennesima volta che sicurezza e tutela della salute sono condizioni irrinunciabili e devono essere esigibili e pretese dalla organizzazione aziendale.
Uno dei più diffusi ma anche dei più sottovalutati mezzi di lavoro , i lavori di movimentazione a mezzo Grù, ha causato ancora una volta un gravissimo incidente.
Quello che poteva risolversi in un infortunio dalle lievi conseguenze si è trasformato in un gravissimo incidente che poteva essere anche mortale.
Le gabbie di protezione sono costruite proprio per difendere l’addetto alla guida da oggetti che possano colpirlo ma anche per evitare lo schiacciamento sotto il mezzo, a patto però di essere saldamente ancorati al sedile con una cintura di sicurezza o altri strumenti idonei.
Mancanza di requisiti di sicurezza e mancanza di formazione: queste sembrano essere le cause dell’incidente, entrambe cause rimediabili ad un costo “sicuramente” inferiore a quello di una vita umana.
Ieri, questa volta presso la Raffineria della Saras a Sarroch si è verificato un altro grave incidente, sempre con mezzi di movimentazione delle merci.
Alla luce di questi fatti, è sconfortante apprendere che in questi giorni, il Ministro del Lavoro Sacconi, ha manifestato l’intenzione di intervenire, “causa anche la crisi in atto”, al fine di allentare le sanzioni previste dal testo unico su salute e sicurezza D.LGS 81/2008 - a causa di un mancato raggiungimento di un avviso comune tra le parti sociali.
Appare incomprensibile intervenire su una legge importante recentemente approvata e largamente condivisa.
Inoltre non ci sembra che il problema maggiore riguardi le denunce alle istituzioni, i controlli e le relative sanzioni. Il problema è il contrario: nelle poche ispezioni, le situazioni rilevate sono troppo lontane dalla benché minima legalità.
La salute e la sicurezza, come avviene in altri paesi, non deve essere un bene di scambio, soprattutto in momenti di difficoltà e di crisi come questo.
Tutti vogliono la sicurezza “Scandinava” e sostenere i costi “Cinesi”.
Il rispetto delle regole deve diventare un patrimonio di tutti, deve servire a bandire ogni scorciatoia che sappiamo quanto costa in termini di vite umane, insalubrità, malattie professionali e invalidità permanenti.
Dopo l’allentamento della lotta all’evasione fiscale, la riduzione delle sanzioni previste nel testo unico, relative alla mancanza di sicurezza, sarebbe un segnale devastante in termini politici e culturali e che avrebbe effetti gravissimi sull’abbassamento della soglia di guardia tanto importante per la sicurezza.
Sarebbe invece ora di recuperare la minima cultura e coerenza utile, dire veramente basta e voltare pagina.
Mimmo Contu
Segretario Territoriale - Cagliari