Il sit in dei lavoratori di fronte alla sede dell'Autorità Portuale ha dato qualche frutto ed ora sembra scongiurata l'ipotesi di una chiusura defintiva del bacino o del suo trasferimento in altra località fuori della Sardegna.
Il presidente dell'autorità portuale, infatti, alle rimostranze della delegazione della Cisl (Lorenzo Piras, Marco Angioni, Mimmo Contu e Corrado Pani) ha dichiarato che, a fronte di una manifestazione ufficiale di interesse dell'azienda acquirente (la Camar), l'autorità avrebbe preso in considerazione la dislocazione provvisoria del bacino o nel Molo Sabaudo o nella stessa località attuale (il molo Sant'Elmo). Ciò consentirebbe di prefezionare l'acquisto del bacino da parte della Camar, continuare l'attività e cominciare a pensare a nuovi investimenti. In attesa della localizzazione definitiva che sarà all'interno del Porto Container.
Le uniche difficoltà potrebbero derivare dal fatto che l'Ammiragliato opera nello stesso Molo Sabaudo e di questo si dovrà tenere conto.
Da via Roma arriva, quindi, un messaggio un pò più rassicurante che garantisce una prospettiva di ripresa del bacino. Si tratta, a giudizio della Cisl, non solo di salvare dieci posti di lavoro (obiettivo comunque importante), ma di rendere effettivamente strategica la presenza dell'attività del bacino di carenaggio con possibilità di incrementi futuri di investimenti e di nuova occupazione.
nota a cura Cisl Cagliari