04/05/2005
Accordo di programma sulla chimica: Consorzio CREA incontra il sindacato cagliaritano per illustrare i progetti
In attesa della definitiva approvazione dello stanziamento da parte del CIPE dei trecento milioni di EURO, previsti per l’accordo di programma sulla chimica in Sardegna, il Consorzio CREA, costituito da diverse aziende che stanno presentando dei progetti nel territorio cagliaritano, ha illustrato, nella sede del CASIC, le proprie iniziative. Va precisato che, poiché la Regione sarda ha raccomandato di fare l’integrazione tra le iniziative di Cagliari e quelle di Portotorres, tra i progetti ve ne sono alcuni che riguardano l’area del Sassarese.

Secondo uno schema fornito dal Consorzio, le iniziative proposte, complessivamente, raggiungono la cifra di oltre 215 milioni di euro per il sito di Macchiareddu/Assemini e di oltre 156 milioni di euro per quello di Porto Tores. Gli addetti complessivi previsti (nuova occupazione) sono, rispettivamente, 627 per Assemini/Macchiareddu e 305 per Porto Torres.

I progetti si possono dividere in tre filoni:
- Consolidamento e potenziamento della filiera chimica, nel quale sono comprese le iniziative di Polimeri Europa, SASOL, SNIA/CAFFARO, FLUORSID, NUOVA MINERARIA SILIUS, INVERSOL.
- Polo farmaceutico e innovazione tecnologica (che però non fanno parte del Consorzio CREA).
- Consorzio gomma, resina e plastica, nel quale sono le inziative di Atlantis, Boots Copmany, Gigan Gomma, Manulprint, Nuova Samaplastik, Rpyale Srvice.

Si può osservare che alcune iniziative sono di esclusivo mantenimento e consolidamento e non prevedono, in alcuni casi, alcun incremento di occupazione, ma soltanto il salvataggio dei posti di lavoro esistenti, mentre il totale degli investimenti proposti supera di gran lunga l’importo a disposizione per il sito di Macchiareddu, Assemini
Occorre, perciò, fin dai prossimi incontri con la Regione Sarda, cominciare a selezionare le iniziative in modo da arrivare, in tempi relativamente brevi, alla presentazione delle stesse al Ministero delle attività produttive e all’Osservatorio nazionale, che avranno l’ultima parola sull’esito dei progetti e sulla loro coerenza rispetto agli obiettivo dell’accordo di programma.
Tutto ciò, beninteso, in attesa degli stanziamenti previsti.