22/05/2009
Relazione di Bonanni al Congresso.
CONGRESSO CISL

Bonanni: "Un sindacato unitario
e riformista per cambiare l'Italia"
"All'apertura di questo congresso esprimiamo il dolore per le vittime del sisma che ha colpito l'Abruzzo.
In questa circostanza dal popolo d'Abruzzo ci viene un insegnamento: l'indicazione di un metodo cooperativo, di una disciplina, di un esercizio di responsabilità, di una solidarietà che possono servire all'Italia per uscire dalla crisi". Il segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni, apre la sua relazione al XVI Congresso della Cisl, ricordando l'Abruzzo, sottolineando che "l'Abruzzo di queste settimane non assomiglia all'Italia irresponsabile, quella che polemizza su tutto e non è in grado di collaborare su niente. La cooperazione, la responsabilità, la solidarietà fanno dello spirito d'Abruzzo un riferimento ideale per avviare una nuova stagione di crescita per l'Italia ed anche per ospitare in questa regione il prossimo G8 di luglio. A L'Aquila si decida che il nuovo ordine mondiale su banche e finanza sia finalmente al servizio delle persone, del lavoro, dei più deboli, vittime della crisi!"
Una crisi che, secondo il Segretario generale, non e' ancora finita "ma -ricorda -ci sono elementi che mostrano comunque un'attenuazione della caduta. I dati dell'economia -spiega infatti Bonanni- non ci danno ancora certezze sul processo di risanamento del sistema finanziario, sul raggiungimento o meno del fondo della crisi economica, sui segnali concreti dell'inizio di una ripresa, anche se vengono individuati elementi favorevoli". Occorre, secondo il Segretario generale, "dire no al protezionismo e rimettere al centro la persona, creando un nuovo umanesimo del lavoro con un equilibrio tra democrazia economica e democrazia partecipativa".
L'origine della crisi, secondo Bonanni, e' stata "nella rimozione della centralita' della persona, nel suo valore soggettivo e comunitario, e del lavoro produttivo. E' prevalsa - ha spiegato - l'illusione di una crescita inarrestabile fondata sulle rendite professionali, finanziarie, immobiliari, speculative, secondo un modello sociale di alti redditi per alti consumi, con sempre piu' profonde ingiustizie". Dunque un modello di sviluppo alternativo all'economia finanziaria e speculativa, "deve fondarsi sulla rivalutazione del lavoro E' attraverso il lavoro che ogni persona afferma la propria liberta' e dignita', realizza un suo progetto di vita, partecipa alla crescita della comunita' in cui vive".
Il fondamento di una nuova coesione sociale infine per Bonanni "dipendera' dall'affermarsi della partecipazione dei lavoratori ai destini dell'impresa, con un nuovo equilibrio tra capitale e lavoro (democrazia economica) e della partecipazione politica e sociale dei cittadini ai destini della societa' in cui vivono (democrazia partecipativa). In una situazione tanto difficile e tanto impegnativa per il futuro economico e sociale dell'Italia, - ha affermato ancora Bonanni - la Cisl continuerà a perseguire una strategia riformatrice secondo la sua ispirazione riformista e pragmatica, confortata dalla dottrina sociale della Chiesa tenendo fermo il principio ed il valore dell'unità sindacale per superare tutti i limiti del conservatorismo ideologico e della opposizione politica pregiudiziale".