Oggi alle 15, fino alle 22, e domani dalle 7 alle 22, si potrà votare per le elezioni dei 72 membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia, dei presidenti e consigli di 62 province e dei sindaci e consigli di 4.281 comuni (di cui 30 capoluoghi di provincia). Lo scrutinio dei voti per il Parlamento europeo comincerà alle ore 22 di domenica 7 giugno. Il conteggio dei voti delle amministrative inizierà invece alle 14 di lunedì 8 giugno.
Purtroppo, ancora una volta i sardi, nonostante le tante promesse, saranno costretti a votare nel collegio sardo/siciliano. Si rischia così che, per effetto dell'enorme divario di popolazione tra le due Isole, nessun sardo possa essere eletto. Si tratta di una forte discriminazione, tenendo anche conto dell'importanza dell'Europa rispetto agli interventi sugli Stati membri e sulle Regioni. Basta pensare alla rilevanza dei fondi europei.
Non di meno votare è un dovere: l'astensione, a nostro avviso, non è produttiva.
Si vota attribuendo il voto di lista tracciando sulla scheda un segno sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta; i voti di preferenza sono al massimo 3 e si esprimono scrivendo nelle apposite righe, tracciate a fianco e nel rettangolo contenente il contrassegno della lista votata, il nome e cognome o solo il cognome dei candidati preferiti, compresi nella stessa lista.
Si vota in Sardegna anche in alcuni comuni, nessuno dei quali supera i 15000 abitanti. Pertanto il candidato più votato sarà eletto sindaco, salvo ballottaggi in caso di parità di voti.
- VOTO PER ELEZIONI IN COMUNI FINO A 15 MILA ABITANTI - E' possibile esprimere il proprio voto tracciando un solo segno di voto sul nominativo di un candidato alla carica di sindaco, o un segno di voto sul contrassegno di una delle liste di candidati alla carica di consigliere, o ancora tracciando un segno di voto sia sul contrassegno prescelto che sul nominativo del candidato alla carica di sindaco collegato alla lista votata.
- TESSERA ELETTORALE - Per votare gli elettori dovranno esibire, oltre ad un documento di riconoscimento valido, la tessera elettorale personale a carattere permanente, che ha sostituito il certificato elettorale.