09/06/2009
Assemblea unitaria su sviluppo sicurezza: commozione e grande partecipazione.
Grande commozione e partecipazione all'assemblea unitaria, organizzata dalle segreterie regionali di CGIL CISL UIL. Commozione per i tre lavoratori morti nella Raffineria della SARAS, un minuto di raccoglimento e tanti applausi alla memoria, con un solenne giuramento di fare di più perchè tutto ciò non avvenga mai più.
Grande partecipazione (ben 1300 delegati) ha caratterizzato la manifestazione, primo atto di una mobilitazione che si snoderà attraverso lo sciopero della Chimica del 24 giugno ed uno sciopero dell'intera industria e dei settori produttivi che si terrà nella prima decade di luglio.
Come ben spiegato dal segretario Mario Medde (concetti ribaditi nella relazione della Ticca e nelle conclusioni di Costa), il malessere che attanaglia la Sardegna per la crisi economica e sociale, per la disoccupazione dilagante, per l'aumento esponenziale degli ammortizzatori sociali in deroga e per l'aumento della povertà (siamo in Sardegna al 24%) devono essere canalizzati per ottenere risultati concreti e misurabili da parte dei lavoratori. Occorre trovare le alleanze sul campo (sistema degli enti locali e la regione per certi aspetti), occorre indirizzare la protesta e la proposta verso la Comunità Europea, verso il Governo Nazionale, verso la Regione Sarda. La ritrovata unità sindacale (in questo senso la riunione di oggi è stata defintia uno spartiacque) deve essere mantenuta nelle azioni e nelle elaborazioni e deve essere di esempio per le forze istituzionali perché lascino da parte le sterili polemiche e si concentrino sui reali problemi dei sardi: senza un'industria moderna, efficiente e rispettosa dell'ambiente non si potranno risolvere gli annosi problemi dei sardi. Non basta il turismo, non bastano i servizi: il sindacato è consapevole che la crescita economica passa attraverso il rilancio dei settori produttivi !!
I tre segretari hanno chiesto che la discussione di oggi (ci sono stati 12 interventi) non rimanga sterile ma si riproponga nelle fabbriche e nei territori.
Infine è stato ribadito un impegno forte per vigilare sul rispetto dei canoni per la sicurezza sul lavoro.
Il documento finale è stato poi approvato dando mandato alle segreterie di fissare la datta della mobilitazione.
sunto a cura della Cisl di Cagliari