17/06/2009
Il Consiglio generale della Cisl di Cagliari aderisce alle iniziative per il rilancio dell'industria in Sardegna.
CONSIGLIO GENERALE DELLA CISL DI CAGLIARI
(la relazione nella sezione documenti Cisl)

Il Consiglio generale della Cisl di Cagliari, svoltosi il 16 giugno scorso, e aperto dalla relazione del segretario Fabrizio Carta, ha condiviso le preoccupazioni per la grave situazione economica e sociale attraversata dal nostro Paese che ha forti ripercussioni negative sul tessuto produttivo della Sardegna e della provincia di Cagliari. Il fenomeno della povertà passato in pochi anni da un indice di povertà relativa del 16% a quello attuale del 24% e che colloca la Sardegna, purtroppo, al 4° posto tra le Regioni italiane; le frequenti crisi nelle diverse aziende della provincia (Bridgestone, Idenix, settore agro alimentare ed edile); la debolezza del tessuto produttivo della provincia, in particolare nel settore industria che vede una percentuale di occupazione pari al 16% del totale, con l’occupazione sbilanciata verso il settore servizi, spesso non alto valore aggiunto; il tasso di disoccupazione tornato a superare le due cifre (11,3%), con un forte incremento rispetto al passato; l’aumento esponenziale dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga sono tutti elementi che sottolineano una situazione difficile.

Il Consiglio generale della Cisl di Cagliari, perciò, condivide le iniziative portate avanti a livello regionale a partire dalla manifestazione di La Maddalena, nella quale verrà riproposta da parte della Cisl e della altre associazioni della carta di Zuri una politica attenta al contrasto delle povertà, allo sciopero della chimica del 24 giugno, a quello dei settori produttivi previsto per la prima decade di luglio. Il Consiglio generale si riconosce pienamente in queste iniziative e ritiene fondamentale reclamare dall’Europa, dal Governo nazionale e dalla Regione sarda, finora troppo attendista, un impegno straordinario per risolvere le crisi e rilanciare un’idea di industria moderna ed efficiente.
Ma l’obiettivo dello sviluppo va coniugato con le ragioni del rispetto dell’ambiente e della sicurezza. Non si possono scambiare le vite umane e l’integrità dell’ambiente con le ragioni della produttività ad ogni costo. Quanto accaduto di recente alla SARAS, con il tragico incidente sul lavoro nel quale hanno perso la vita tre lavoratori, e quanto accade tutti i giorni nei posti di lavoro e sulle strade della Sardegna non deve più ripetersi. Occorre più impegno da parte delle aziende, degli uffici ispettivi, dello stesso sindacato e dei lavoratori perché si affermi la cultura della sicurezza.

La Cisl cagliaritana è impegnata perché nella più importante zona industriale della provincia si rafforzino i servizi e si migliorino le infrastrutture: dal presidio sanitario, al completamento della statale 195, dalla mensa consortile al rafforzamento del trasporto pubblico che potrebbe evitare anche il fenomeno delle morti in itinere o sulla strada che rappresentano il 75% degli incidenti mortali.
Occorre altresì a parere del Consiglio generale della Cisl di Cagliari, stigmatizzare i provvedimenti del Governo in merito alla presunta tutela della sicurezza (ronde o in merito all’immigrazione (respingimenti) perché inutili e fuorvianti rispetto alla risoluzione di problemi pur delicati.
Infine il Consiglio generale, approvando la relazione della segreteria, ritiene opportuno aprire un grande dibattito all’interno dell’organizzazione sulle questioni dei servizi sociali, della tassazione locale e dei bilanci degli enti locali, perché solo contrattando e intervenendo nel territorio, si possono meglio difendere i redditi e le condizioni di vita dei lavoratori, dei pensionati e dei disoccupati della provincia cagliaritana.
Per questo la Cisl intende organizzare, nelle prossime settimane, assemblee nel territorio per definire le linee strategiche e concrete su tali aspetti e andare al confronto con il sistema degli enti locali a partire dai grandi Comuni dell’area vasta.
Ma i problemi del territorio non potranno che essere affrontati e risolti solo se Cagliari agirà, a prescindere dal riconoscimento legislativo che sarebbe comunque importante, come una città metropolitana a tutti gli effetti, integrandosi con gli altri comuni del territorio.
La Cisl di Cagliari sarà impegnata nei prossimi mesi nella predisposizione di un’autentica piattaforma rivendicativa che, pur integrata in quella regionale, ne sappia cogliere le specificità e le opportunità peculiari nell’interesse dell’intera Isola.

Il Consiglio ha provveduto ad integrare nell’organismo consiliare e nell’esecutivo i rappresentanti del Sicet (Giampaolo Carta), dell’INAS (Giancarlo Frau), dell’ADICONSUM (Simone Girau), dello IAL (Antonio Demontis), dell’ETSI (Giuseppe Vargiu). Per quanto riguarda i rappresentanti dell’ANOLF e dei servizi fiscali, la decisione è stata rimandata ad una prossima riunione.