Le segreterie regionali CGIL CISL UIL della Sardegna, riunitesi a Cagliari il giorno 18 giugno 2009, per dare corso agli impegni assunti e al mandato ricevuto dall’assemblea dei quadri e dei delegati, tenutasi il 9 giugno scorso, indicono una giornata di sciopero regionale dei settori produttivi e dei servizi a rete per il 10 luglio prossimo venturo.
Le segreterie regionali riconfermano la gravità della crisi che coinvolge tutti i settori produttivi: dalla chimica alla metallurgia, dall’edilizia all’agricoltura, comprese le aziende di allevamento e trasformazione, dall’artigianato alla piccola impresa, ai servizi.
La razionalizzazione e ristrutturazione delle comunicazioni e dei trasporti sempre più si stanno risolvendo con procedure di mobilità e licenziamenti.
Ormai da nove mesi i dati della cassa integrazione, ordinaria e speciale, crescono in misura drammatica; le aree industriali del Sulcis, di Ottana e Portotorres sono allo stremo.
La povertà della nostra regione è un dramma che coinvolge oltre 400 mila persone e lo stesso tasso di disoccupazione cresce al 12,9%.
Si rende necessario e urgente il rilancio delle politiche sociali e la difesa del reddito familiare e del potere d’acquisto dei salari e delle pensioni.
CGIL CISL UIL ritengono assolutamente prioritario istituire un tavolo di crisi regionale per il governo delle emergenze e per dare risposte concrete e strategiche ai disoccupati, alle lavoratrici e ai lavoratori espulsi dal sistema produttivo, ai giovani e agli inoccupati.
La riapertura di un tavolo nazionale a Palazzo Chigi, sui temi dell’Intesa Istituzionale, dell’attuazione dell’accordo sulla chimica, dell’approvazione delle norme e delle leggi riguardanti l’energia, la continuità territoriale per le persone e per le merci, sono tra le ragioni alla base delle motivazioni dello sciopero del 10 luglio.
Le segreterie regionali sono consapevoli che la vastità e profondità della crisi richiede una reazione straordinaria per metodi e contenuti. A tal fine ritengono di fondamentale importanza costruire un ampio fronte unitario che, partendo dai luoghi di lavoro, coinvolga le istituzioni locali e la Regione.
In questa direzione l’iniziativa del 10 luglio rappresenta un primo passo verso un’assemblea del popolo sardo che dia sostanza e forza ad una nuova stagione costituente, che riscriva lo statuto speciale e avvii le necessarie riforme istituzionali, e promuova, nel contempo, una nuova fase di crescita economica e di sviluppo per l’intera Isola.
Per queste ragioni CGIL CISL UIL fanno appello alle lavoratrici, ai lavoratori, ai disoccupati, ai pensionati, ai giovani, agli studenti e ai cittadini tutti per una partecipazione straordinaria al corteo e alla manifestazione che si terrà a Cagliari.
I Segretari generali CGIL CISL UIL Sardegna (Costo, Medde, Ticca).