29/06/2009
Sciopero del 10 luglio: le motivazioni del sindacato cagliaritano.
SCIOPERO E MANIFESTAZIONE 10 LUGLIO 2009: Le motivazioni del sindacato cagliaritano


CGIL CISL UIL di Cagliari, invitano i lavoratori, i disoccupati, i pensionati della provincia ad aderire convinti al momento di lotta e di proposta che il sindacato regionale sardo organizza per il 10 luglio p.v., riconoscendosi pienamente nelle rivendicazioni portate avanti a livello regionale.

Il territorio di Cagliari è pienamente coinvolto a tutti gli effetti nella crisi italiana e mondiale:

· La disoccupazione aumenta del 2% in un anno e supera l’11%;
· Il fenomeno della povertà colpisce duramente le fasce deboli nell’area metropolitana, con forti riduzioni del potere d’acquisto di pensioni e salari.
· La mancata risoluzione del problema della continuità territoriale per le merci riduce al lumicino l’attività del porto storico di Cagliari.
· Il costo dell’energia incide negativamente sul tessuto produttivo cagliaritano.
· L’abbandono dell’ENI compromette anche il settore chimico nella zona di Macchiareddu.
· L’utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga ha raggiunto una percentuale molto elevata, con circa 1200 lavoratori in mobilità o CIG in deroga.
· La maggior parte del lavoro è concentrata sui servizi ed alto è il numero dei lavoratori atipici, a progetto o interinali, con negative conseguenze sulla stabilità occupazionale.
· Tardano gli investimenti nelle infrastrutture a partire dalla realizzazione della diga di Monti Nieddu e dal completamento della S.S. 195, fondamentale arteria per turismo, industria e pendolarismo.
· Sono a rischio centinaia di posti di lavoro nei settori delle telecomunicazioni, dei call center e dei servizi..
· Nel settore dell’agroindustria, dopo la chiusura dell’UNILEVER, continuano le crisi aziendali.

Il sindacato cagliaritano è consapevole che lo sviluppo può nascere soltanto da un rilancio dell’industria e dei settori produttivi, tuttavia ritiene assolutamente prioritaria la tutela dell’ambiente e, soprattutto della sicurezza sul lavoro. Occorre, perciò, rivendicare con forza dallo Stato, dalla Regione sarda e dal sistema degli enti preposti al controllo una politica della sicurezza che tuteli i lavoratori. Non si possono tollerare le ancora troppe croci che hanno segnato, tragicamente, il mondo del lavoro del cagliaritano alla Saras, nel porto, nei settori dell’edilizia e dell’agricoltura.

MANIFESTIAMO INSIEME CON FORZA E DETERMINAZIONE PER CAMBIARE QUESTA SITUAZIONE DI INCERTEZZA E DI PRECARIETA’

LE SEGRETERIE CGIL CISL UIL CAGLIARI