Decreto del Governo: i primi commenti della Cisl: alcune norme sono positive ma bisogna fare di più su fisco e redditi.
Molti dei provvedimenti approvati oggi dal Consiglio dei Ministri vanno nella direzione che la Cisl ha sostenuto in questi mesi per favorire l'ancoraggio dei lavoratori alle proprie aziende attraverso accordi tra imprese e sindacati. Una strada su cui dobbiamo continuare perché dalla crisi si esce solo se c'è una forte coesione sociale e l'impegno responsabile di tutti." Così il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni valuta il nuovo decreto annunciato dal Governo sulla crisi.
"Bisogna proseguire sulla strada virtuosa che finora la Cisl ha condiviso cioè quella di sostenere da una parte il reddito di tutti i lavoratori con maggiori ammortizzatori e dall'altra incentivare gli accordi sindacali per mantenere i lavoratori nel ciclo produttivo per non disperdere le loro professionalità.
In tal senso è positivo il potenziamento della cassa integrazione straordinaria ed il rafforzamento dei contratti di solidarietà, per i quali il decreto legge prevede un consistente rifinanziamento aumentando dal 60% all'80% la percentuale di copertura per i lavoratori, come da noi chiesto. Questo intervento ne favorirà una maggiore diffusione in alternativa alla cassa integrazione a zero ore ed ai licenziamenti.
E sono apprezzabili anche gli incentivi per i lavoratori beneficiari di ammortizzatori sociali, sia ordinari che in deroga, che vogliono intraprendere una attività in proprio. Si tratta di una norma che consentirà di cogliere i primi segnali di ripresa.
Nella stessa direzione va la possibilità, per l'impresa, di utilizzare i cassintegrati in progetti di formazione, anche in attività produttiva, possibilità condizionata, come chiesto dalla Cisl, ad un accordo sindacale.