INNOVACONSULTING CALL CENTER DI ZURITEL
SCIOPERO E SIT IN DEI LAVORATORI di fronte all’azienda (Cagliari Viale Monastir 104) di Innovaconsulting per l’intera giornata del 14 luglio 2009.
Lo sciopero organizzato dalla sola FIBA/CISL di Cagliari, supportata dalla Cisl confederale, ha come obiettivo principale quello di far ritirare all’azienda i licenziamenti adottati nei confronti di 4 dipendenti. La Fisac/Cgil si è dissociata dall’iniziativa nonostante la decisione dello sciopero sia stata votata dall’assemblea unitaria dei dipendenti.
Nel volantino diffuso dalla Cisl e consegnato a dipendenti e passanti si legge:
LO SCIOPERO è
CONTRO i licenziamenti anomali e punitivi camuffati da ristrutturazione aziendale, attuati senza applicare le procedure contrattuali. Licenziamenti motivati con “giustificato motivo oggettivo” in virtù di una fantomatica riorganizzazione aziendale di cui INNOVACONSULTING (che conta ben 180 dipendenti in totale) non ha mai comunicato alcunché alle organizzazioni sindacali.
CONTRO i modi con cui INNOVACONSULTING ha attuato questi licenziamenti. I responsabili aziendali di Innovaconsulting non hanno avuto nemmeno il coraggio e la serietà di guardare negli occhi i lavoratori: Ebbene, l’azienda stessa ha dichiarato che i lavoratori licenziati non hanno colpe !!. Naturalmente nessuna comunicazione preventiva è stata data alle organizzazioni sindacali.
CONTRO il mancato rispetto di leggi e contratti da parte dell’azienda. Basta citare due esempi eclatanti: il lavoro effettuato sistematicamente tutti i sabato pomeriggio senza accordo sindacale e contro le previsioni contrattuali ed i numerosi controlli a distanza effettuati anche in questo caso senza il minimo accordo con il sindacato né con l’autorizzazione dell’Ufficio Provinciale del Lavoro.
CONTRO le pressioni e le palesi disparità di trattamento tra i lavoratori attuate da INNOVACONSULTING.
P.S.
Dopo il primo turno di lavoro, l’adesione allo sciopero da parte delle lavoratrici (sono quasi tutte ragazze molto giovani e con titoli di studio elevati) è stata rilevante; fatto ancora più importante se si considera che una sigla sindacale, presente in azienda, non solo non ha aderito ma ha invitato le dipendenti a non scioperare. Ma l’entusiasmo e il coraggio dimostrati non potevano rimanere senza seguito.