17/07/2009
Bando della Regione per il superamento del digital divide: critiche dalla Cisl di Cagliari
COMUNICATO STAMPA

BANDO PER IL SUPERAMENTO DEL DIGITAL DIVIDE


La Cisl di Cagliari contesta il contenuto e il metodo usato dalla Regione nell’approvare il bando relativo al SERVIZIO PER IL SISTEMA INFORMATIVO DI BASE DELL’AMMINISTRAZIONE REGIONALE (Sibar) E PER IL SUPERAMENTO DEL DIGITAL DIVIDE.

Infatti, alla stesura e approvazione del nuovo bando, a parere della scrivente, si sarebbe dovuta far precedere una consultazione con le associazioni che avevano aderito al precedente bando relativo al SAX P e che, per i tre anni previsti, hanno garantito un servizio gratuito (non erano previsti contributi per le spese di esercizio) a centinaia di disoccupati, giovani, donne, immigrati e pensionati, accompagnandoli concretamente nel raggiungimento degli obiettivi del programma che consistevano appunto nel superamento del divario digitale e nel dare la possibilità di accesso all’utilizzo dell’informatica da parte di tante persone, altrimenti escluse.

Manca anche una verifica di quanto fatto in questi anni e manca il contatto tra amministrazione regionale e le associazioni impegnate fortemente in questo ambito.

Senza voler entrare nei dettagli tecnici del bando, è sbagliato, inoltre, che esso escluda dalla possibilità di partecipare tutte le associazioni che hanno già acquisito una competenza ed una professionalità in merito e che avrebbero potuto continuare nell’attività con un bagaglio di esperienza importante che ora viene praticamente annullato. Sarà impossibile utilizzare in questo ambito le competenze e la professionalità dei tutor, diventati, con il tempo, un punto di riferimento importante per gli utenti.

Non sappiamo se sia possibile variare alcune parti del bando ma, in ogni caso, ci sembra si stia imboccando una strada sbagliata e che l’ottimismo manifestato dall’assessore, anche sui mezzi di comunicazione, non sia del tutto giustificabile.

La Cisl ha inviato all’assessore una lettera:

C.A.
Ketty Corona
Assessore Affari Generali
Regione Sardegna

Oggetto: SERVIZIO PER IL SUPERAMENTO DEL DIGITAL DIVIDE.
Abbiamo avuto modo di sentire la sua interessante intervista a Videolina nella quale evidenziava, tra i successi della sua azione amministrativa, il recente bando sul superamento del digital divide.
Senza voler disconoscere la validità del suo operato, ci permettiamo di avanzare qualche osservazione critica in merito al bando citato.
La nostra organizzazione ha partecipato al bando relativo alla creazione degli sportelli SAX P ed, essendo ammessa al finanziamento, ha allestito un centro presso la sua sede (via Ancona 11 Cagliari) e tuttavia le considerazioni proposte di seguito rivestono un carattere generale.
Si tenga presente che la nostra associazione (come del resto le altre), nei quasi tre anni di apertura al pubblico dello sportello informatico, ha speso per l’esercizio somme considerevoli (quantificabili in ben oltre i 50000 euro) tenendo conto del fitto dei locali, del costo del personale (tutor qualificati), dei materiali di consumo ed ha fornito servizi di accesso all’informatica (nonché altri collegati ad essa) per le fasce deboli: disoccupati, donne, immigrati, studenti, pensionati. Dati facilmente rilevabili da quelli trasmessi agli uffici della Regione per il monitoraggio.
Tutto ciò ha permesso di avere un buon afflusso, di avere una clientela fidelizzata e insomma di rispondere a quelli che erano gli obiettivi del progetto: il superamento del divario digitale e la possibilità di accesso all’utilizzo dell’informatica da parte di tante persone, altrimenti escluse. Allo stesso abbiamo affinato le competenze e la professionalità dei nostri tutor, facendone un punto di riferimento importante per gli utenti.
Proprio per tutte queste ragioni, da parte della Regione, ci saremmo aspettati la realizzazione di un momento di verifica di quanto fatto in passato, della funzionalità degli sportelli aperti, nonché dei loro pregi e difetti. Insomma, sarebbe stato opportuno un incontro con coloro che hanno gestito i centri, anche per poter migliorare i servizi messi a disposizione degli utenti.
In realtà nulla di tutto ciò: nessuna verifica con le organizzazioni e le associazioni, nessun contributo di idee chiesto a coloro che, nel bene o nel male, si sono impegnati fortemente sulla questione. D’improvviso un bando dal quale emerge che non sia possibile partecipare per le associazioni già beneficiarie dei contributi del sax p. Se così fosse, non si vede il perché nel sottotitolo del bando si parli di completamento e consolidamento dei progetti già attuati. E’ evidente la contraddizione: da un lato si dice che si vogliono consolidare le esperienze già attuate e dall'altro si impedisce di rafforzarle e di continuarle.

E' vero che si può partecipare al bando per aprire un altro sportello in altra sede, ma è evidente che in questo modo si penalizzano le associazioni piccole impossibilitate a proseguire nell'esperienza, mandando in fumo quanto fatto negli anni scorsi, a costo di grandi sacrifici.
Non sappiamo se sia possibile variare alcune parti del bando ma, in ogni caso, ci sembra si stia imboccando una strada sbagliata e che l’ottimismo manifestato dall’assessore sia non del tutto giustificabile.
Distinti saluti.


Il Segretario Generale
Fabrizio Carta