23/07/2009
Gruppo Contship: crisi generale dei traffici, ma Cagliari, per ora, tiene le posizioni.
COMUNICATO FIT/CISL

Martedì 21u.s. si è tenuto a Roma presso la CONFETRA l’incontro tra le OO.SS Nazionali FILT-FIT-UILT con i rispettivi quadri sindacali dei porti di Spezia, Livorno, Ravenna, Cagliari e Gioia Tauro e i dirigenti del gruppo Contship Italia per esaminare la situazione che i porti del gruppo stanno attraversando in questa fase di crisi economica che sta provocando una consistente riduzione dei traffici a livello mondiale.
Il presidente , Cecilia Battistello , ha rimarcato uno stato di grande incertezza dei traffici che il gruppo Contship sta cercando di attutire come può attuando strategie di mercato basate sulla corretta gestione dei costi.
Non si capisce se la crisi abbia toccato il punto più basso, qualcosa di più si saprà di qui a due mesi quando le fabbriche riapriranno e si potrà fare un bilancio.
La situazione attuale, ci dice, è rappresentata da un calo dei traffici nei porti di Spezia e Gioia Tauro di -30% circa; 31000 contenitori settimanali su Gioia Tauro contro i 51000 di qualche mese fa; il porto di Livorno -20% mentre il porto di Ravenna cerca di sorreggersi con un calo intorno al -10%. Cagliari attualmente è l’unico porto che non sarebbe in perdita ;
Sono stati confermati i contratti per i prossimi 12 mesi e una certa attenzione la si starebbe mettendo su Happag che avrebbe risentito maggiormente l’onda della crisi rispetto alle altre compagnie della Grand Alliance.
Il calo dei volumi ha costretto diversi clienti a chiedere in questa fase una riduzione delle tariffe tenuto conto, inoltre, che alcuni di essi non starebbero pagando puntualmente portando il gruppo ad una certa carenza di liquidità.
Nonostante questo ancora non si è ricorso alla cassa integrazione nei porti dove il calo è stato cosi forte.
La Contship è un’azienda seria, ha dichiarato il Presidente, ma la situazione è difficile ed è per questo che l'azienda deve bilanciare, sempre con il rispetto delle norme di legge e dei contratti, le diverse esigenze dei lavoratori e dell'azienda. Tutto ciò, a detta del Presidente, deve essere fatto insieme al sindacato e questo è una affermazione importante. Una situazione così difficile e che non ha precedenti.
Le richieste fatte dalla capogruppo sono il blocco totale degli investimenti dando disposizione ai propri amministratori di ridurre al massimo i costi.
Un forte coinvolgimento lo si sta chiedendo alla politica e in particolare al Ministero competente per una riduzione dei costi di concessione, minori oneri fiscali, zone franche e riduzione della tassa di ancoraggio, unica in Europa e in Italia, necessaria per poter rendere competitivi i porti italiani a parità di tariffe con gli altri porti del mediterraneo.
Se la crisi dovesse protrarsi a lungo, con la riduzione dell’ import-export del 26% e con le tariffe del transhipment di 300 $, non ci sarà più spazio di manovra al momento dei rinnovi degli accordi di 2° livello, oramai prossimi. Gioia Tauro a fine anno e Cagliari ad Aprile del 2010 cosi come Spezia.
nota a cura FIT/CISL Cagliari settore porti.