BIC SARDEGNA, la Regione Sarda cambia strategia, per i lavoratori tutto da rifare !!
Con la Giunta Soru il Bic Sardegna sembrava destinato, con il tempo, alla liquidazione e i lavoratori ad un passaggio nei ruoli di Sardegna Promozione attraverso l’effettuazione di un concorso aperto. Tale soluzione non era del tutto condivisa dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali perché non garantiva matematicamente l’assunzione. Comunque il concorso, pur essendo in pratica pronto, non è stato bandito da Sardegna Promozione, anche a causa dell’elezione della nuova Giunta regionale.
Dopo un incontro con il capo di gabinetto della Presidenza, avv. Giandomenico Sabiu, tenuto il mese scorso, è stato convocato un tavolo tecnico al quale hanno partecipato, oltre alle organizzazioni sindacali, anche il direttore generale della Regione, Dr.ssa Gabriella Massidda, e diversi dirigenti e funzionari di vari assessorati.
La riunione, dopo un riepilogo della situazione dei lavoratori del BIC da parte del sindacato e dello stesso direttore generale, è entrata nel vivo, quando da parte di uno dei dirigenti presenti è stato letto e illustrato un emendamento al collegato alla finanziaria, approvato in Commissione con il parere favorevole della Giunta, nel quale si identifica, rispetto alla sorte del BIC, una strategia assolutamente diversa da quella prospettata dalla vecchia Giunta.
In effetti, la Regione non solo non vuole più chiudere il BIC, ma intende valorizzarlo “per garantire un efficace coordinamento nell’attuazione degli interventi a favore delle micro, piccole e medie imprese, previsti in programmi finanziati o cofinanziati con risorse regionali, attuati direttamente o delegati a enti locali o agenzie di sviluppo” e per favorire la costituzione di nuove imprese e l’innovazione delle piccole e medie imprese”.
Per tutte queste attività, dice l’emendamento, la Regione Sarda si avvarrà del supporto tecnico del BIC SARDEGNA con oneri a carico degli stessi programmi. Inoltre, per l’acquisizione delle ulteriori quote di partecipazione (il Bic infatti è solo in parte di proprietà regionale) è autorizzata la spesa, per l’anno 2009, di € 688.000. Saranno comprate quindi le quote dagli attuali azionisti.
Rispetto a questa decisione che, molto probabilmente andrà in porto, la Cisl ha sottolineato alcune preoccupazioni in quanto sussiste il timore che, in questo modo, l’attività affidata al BIC possa essere un doppione rispetto a quella assegnata a Sardegna Promozione, agenzia alla quale erano destinati i lavoratori del BIC. Inoltre molti dei dipendenti sono utilizzati attualmente nei diversi uffici degli assessorati, specie industria.
I dirigenti regionali presenti hanno tranquillizzato le organizzazioni sindacali sul fatto che non ci saranno intersecazioni di attività con Sardegna Promozione che, in ogni caso, andrà avanti con il bando di concorso. E’ quindi necessario aggiornare la riunione ad altra data successiva all’approvazione dell’emendamento.
Indubbiamente, il cambio di strategia, pur evitando l'effettuazione del concorso, lascia perplessi perché sarebbe stata preferibile per i dipendenti, dopo l’acquisizione delle quote, l’applicazione dell’articolo 2112 codice civile che avrebbe garantito l’assunzione diretta in Regione, senza concorso. Cosa, peraltro avvenuta in altre situazioni analoghe (vedi Progemisa in ARPAS, Sigma INVEST, SAR). In ogni caso, nei prossimi incontri si dovranno approfondire le questioni relative all’inquadramento contrattuale e all’organizzazione del lavoro.
Nota a cura della Cisl di Cagliari