29/07/2009
Plus area di Cagliari: invecchiamento della popolazione, povertà, disoccupazione femminile, politiche della casa, dispersione scolastica sono le emergenze.
Plus area di Cagliari: invecchiamento della popolazione, povertà, disoccupazione femminile, politiche della casa, dispersione scolastica sono le emergenze.


Con l’incontro del 29 luglio a Cagliari si sono concluse le conferenze di programmazione dei PLUS della provincia di Cagliari. Come è noto i piani locali unitari dei servizi alla persona (PLUS) in provincia di Cagliari sono sette (Trexenta, Sarcidano, Cagliari ovest, Plus 21, Cagliari, Quartu S.E., Sarrabus Gerrei) e questo ciclo di incontri (seguiti poi da una miriade di tavoli tematici) apre di fatto la nuova programmazione per il triennio 2010/2012.

I lavori sono stati aperti da una relazione analitica sulla situazione socio economica della città di Cagliari. I dati più significativi, in breve sintesi, sono questi:

· Una popolazione in forte diminuzione, passata in pochi anni da più di 200000 abitanti ai 157000 attuali;
· Un indice di vecchiaia (rapporto tra over 65 e under 14) pari a 225,8 – rispetto a 137,4 della provincia, con una tendenza all’aumento e, ancora più significativo, un indice di vecchiaia femminile pari a 279,9 (contro il dato provinciale di 162,5).
· Il rapporto di femminilità nella popolazione cagliaritana molto elevato di 116, nettamente superiore agli standard nazionali e regionale sardo;
· Positivo invece il dato relativo alle cure e all’assistenza domiciliare: secondo quanto sostenuto dai tecnici della ASL 8, la città di Cagliari presenterebbe un indice di 2,4 superiore a quello regionale e, probabilmente, con l’incrocio dei dati tra Comuni e ASL si arriverebbe ad una percentuale del 7%, nettamente superiore in ogni caso agli standard prefissati;
· Una disoccupazione, con trend in aumento, che raggiunge ormai le due cifre con tassi di attività e di occupazione piuttosto bassi per le donne;
· Un alto livello di dispersione scolastica con indici elevati di studenti, specie maschi, che sono in ritardo e con una forte pendolarità verso le scuole cagliaritane di non residenti anche nelle scuole medie e superiori;
· Un forte incremento della popolazione immigrata: sono circa 3600 gli immigrati a Cagliari (in provincia oltre 8500); l’incremento registrato nella città di Cagliari è del 125% negli ultimi anni contro il 116% in Italia: dato facilmente spiegabile con l’aumento della popolazione anziana e il contemporaneo aumento di colf e badanti.
· Una povertà relativa che arriva in provincia al 25,9%, mentre a Cagliari il dato si ferma al 21%.

Il dibattito si è incentrato su questi dati ma anche sulla validità dello strumento PLUS, messo in discussione dall’assessore alle politiche sociali del Comune di Cagliari che ha lamentato disfunzioni e ritardi, dichiarando di non credervi.

Naturalmente è stata una provocazione perché i successivi interventi, pur riconoscendo l’imperfezione dei PLUS, del resto in fase di sperimentazione, hanno condiviso la volontà di migliorare gli interventi e le integrazioni tra gli attori dei PLUS, anche in relazione all’appesantimento della situazione socio economica e della crisi occupazionale.

Il segretario della Cisl, intervenuto nel dibattito, ha sottolineato la gravità di una crisi che fa aumentare poveri (relativi e assoluti) e disoccupati, e prendendo atto che molti dei servizi sociali forniti a Cagliari sono in realtà rivolti a cittadini che vengono da fuori città, ha posto l’esigenza che la città di Cagliari non si isoli, ma si comporti da città metropolitana, integrandosi non solo con gli attori del suo PLUS, ma anche con l’area vasta di Cagliari.

Ha inoltre ribadito l’esigenza che, accanto ai tavoli dei PLUS, si apra un dibattito sulle politiche sociali con il Comune di Cagliari, allargando il campo della discussione alle politiche di bilancio e tariffarie che tanto peso hanno sulla cittadinanza. Su questo, ha aggiunto, nonostante le richieste del sindacato, non vi è stato grande ascolto.

Certo, l’attenzione maggiore va posta verso le fasce anziane della popolazione, ma esistono anche problemi per gli asili nido, per la dispersione scolastica e per le povertà che colpiscono maggiormente in un’area metropolitana. Nei tavoli tematici, quindi, si affronteranno anche le problematiche del lavoro che manca, della povertà, dell’immigrazione, della sicurezza e legalità, della politica della casa etc.

All’incontro erano naturalmente presenti, oltre all’autore della ricerca Prof. Fara, l’assessore alla provincia Quaquero i rappresentanti del distretto di Cagliari, assessori della provincia, la consigliera di parità della Provincia e, oltre alla Cgil e alla Cisl, anche numerose associazioni e operatori sociali.