27/08/2009
Salari e rapporti con la CGIL: intervista a Bonanni.
"Una nuova spinta unitaria
per affrontare la crisi"

''Dobbiamo recuperare lo spirito del 2006-2007, il miglior biennio unitario degli ultimi vent'anni di storia sindacale. Conto su Guglielmo perche' trovi la forza di andare fino in fondo''. Intervistato dalla Stampa, Raffaele Bonanni apprezza la disponibilita' del leader della Cgil in vista dei rinnovi contrattuali: ''Ricordo che nel 2006, quando a Palazzo Chigi c'era Romano Prodi, lotto' insieme a noi - dice il segretario della Cisl - perche' il governo concedesse la decontribuzione del salario aziendale. Poi pero' quella spinta unitaria si e' persa''. E si e' persa per una ragione precisa: ''Nella Cgil c'e' ancora chi vede nei contratti aziendali una minaccia ai diritti dei lavoratori''. Bonanni ad Epifani chiede un passo in avanti: ''Alla Cgil riconosco di essersi sempre battuta nelle regole. Ma mi aspetto che d'ora in poi, oltre che sedersi ai tavoli, firmi gli accordi, come del resto ha fatto per i contratti del commercio e degli statali''. Insomma, ammonisce il leader della Cisl, ''i mesi che ci aspettano sono difficili, chiudere accordi unitari e' di importanza cruciale. Ciascuno di noi si dovra' assumere le proprie responsabilita'. Non basta dire: "Si ascoltino le ragioni della Cgil''. E dunque, se in passato ''la ricerca esasperata dell'unanimismo all'interno ha spinto la Cgil a dire no all'unica mediazione possibile'', da ora in poi - dice Bonanni - ''occorre accettare l'idea che talvolta le decisioni sono sofferte e prese a maggioranza''.