02/09/2009
Precari della Scuola: mobilitazione in Italia e in Sardegna
Precari, esplode la rabbia. Cisl: "Incontro urgente con il Governo"

SCUOLA

La protesta dei precari della scuola attraversa la Penisola da sud a nord. I tagli del ministro Gelmini dalla carta si stanno trasformando in realtà, con la perdita tragica di migliaia di posti di lavoro da parte del personale docente e amministrativo espulso dagli organici con l'inizio del nuovo anno scolastico. La situazione "sta assumendo i connotati di una vera e propria emergenza scolastica e sociale - denuncia Francesco Scrima, segretario generale della Cisl Scuola - Chiediamo pertanto un incontro urgente con il Governo per portare finalmente a soluzione una vertenza che altrimenti rischia di farsi esplosiva". I tagli imposti con irragionevole pesantezza dalla Finanziaria si scaricano sulla funzionalità delle istituzioni scolastiche e colpiscono duramente il personale precario che non ritrova il suo posto di lavoro. Sono 25.000, tra docenti e personale Ata, i lavoratori che quest'anno non avranno più un contratto. Si era parlato di 16-18 mila unità ma, come avevano sostenuto i sindacati, i calcoli erano sbagliati e, a sentire le organizzazioni di categoria, il ministero già sapeva che sarebbero stati di più. In Campania, Calabria e Sicilia i tagli più pesanti se si pensa che il totale dei senza lavoro di queste tre regioni rappresenta circa il 50% dei posti totali in meno. "Da mesi - conclude Scrima - siamo impegnati a rivendicare per loro adeguate tutele".

Intanto si allarga la protesta a tutto il Paese. Ieri e oggi tante le proteste e i disagi registrati davanti agli Uffici scolastici provinciali del Sud. Forti proteste si sono svolte negli Uffici scolastici provinciali di Napoli, Matera e Catania, dove per alcune ore sono state bloccate le assegnazioni dei contratti in ruolo e annuali. Continua, intanto, lo sciopero della fame, a Palermo, condotto da sei giorni da due assistenti tecnici davanti l'Usp: a loro disposizione solo due sdraie e un ombrellone per ripararsi dal sole. Sono intervenuti i medici del 118 per consigliargli il ricovero, sinora però gentilmente declinato. Rimane in piedi la protesta tenuta sul tetto dell'Usp di Benevento da sette donne, tutte con almeno 10 anni di contratti a tempo determinato alle spalle.
E domani entrano in scena i precari del Nord. Proteste e sit-in sono annunciati a Milano e Torino. La situazione potrebbe degenerare nei prossimi giorni. Quando per molti precari lo spettro della disoccupazione si tradurrà in realtà. Nel capoluogo lombardo si incateneranno davanti all'ufficio scolastico provinciale fino al ritiro dei tagli, mentre in quello piemontese si farà un sit-in all'Usp dalle 11.30 alle 15 organizzato da Flc-Cgil, Cisl e Uil Scuola.
Anche a Cagliari e in Sardegna, i sindacati della scuola sono sul piede di guerra e prevedono azioni di protesta in concomitanza con l'inizio delle lezioni scolastiche.