09/09/2009
Una rete provinciale contro la tratta degli esseri umani proposta dalla provincia di Cagliari e dall'AICCRE.
Un problema, apparentemente superato, ma in realtà sempre esistente nel mondo e anche in Italia, è stato l'oggetto di un incontro tenuto presso la sede dell'assessorato ai servizi sociali alla provincia di Cagliari. La provincia di Cagliari ha aderito all'appello ai poteri locali per la prevenzione e il contrasto della tratta delle persone, promosso dall'AICCRE (associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa e il dipartimento per le pari opportunità).
La provincia intende costituire un tavolo di coordinamento della rete provinciale, proponendo un piano locale che promuova una corretta informazione sul fenomeno e la creazione di una rete istituzionale per l'adozione di adeguate e coordinate politiche territoriali.
Numerose le istituzioni e le associazioni invitate e presenti all'incontro del 8 settembre, durante il quale è stato ipotizzato il testo di un protocollo di intesa: Erano presenti o comunque fanno parte del tavolo, oltre all'assessore Angela Quaquero, anche l'AICCRE nazionale e regionale, la Procura, la Prefettura, la Questura, la Direzione provinciale del lavoro, il Tribunale di Cagliari, il Comune di Cagliari, la Consigliera di parità, la Congregazione figlie della carità, le ACLI, la FIDAPA, la CARITAS, l'associazione socialismo Diritti Riforme, CISL CGIL UIL UGL. La riunione, interlocutoria, ha tracciato le linee di quello che sarà un lavoro comune e sinergico (olistico è stato definito nella bozza di protocollo) ed ogni Istituzione o associazione coinvolta potrà dare il proprio contributo, a seconda delle sue competenze. Il tavolo dovrà inoltre raccordarsi con le iniziative del Consiglio Territoriale per l'immigrazione e dovrà monitorare e coordinare quelle già presenti sul territorio. E' stata ricordata quella, importante, della Congregazione delle figlie di carità che dà ospitalità a circa quaranta donne che si trovano nelle condizioni indicate negli articoli 18 e 13 delle linee guida (D.Lgs 286/98) e anche l'esistenza di un numero verde, gestito dalle ACLI a livello nazionale e regionale. La Cisl, presente all'incontro con il segretario generale Fabrizio Carta e con Abdou Ndiaye, ha espresso apprezzamento per l'iniziativa e ha dichiarato la propria adesione, mettendo a disposizione del tavolo le proprie esperienze maturate nel campo dell'immigrazione, dello sportello informatico, delle vertenze, in quanto la tratta oggi colpisce non solo donne, ma anche uomini e minori e si verifica anche nel campo del lavoro. Sull'inserimento lavorativo e sociale la Cisl, già attiva anche con l'attività dell'ANOLF, se necessario, darà il proprio contributo. Il protocollo d'intesa, integrato dalle proposte delle associazioni e delle Istituzioni, sarà perfezionato in alcuni incontri tecnici, da effettuarsi entro settembre, mentre la firma definitiva è prevista nel mese di novembre.