11/09/2009
Piano casa Regione Sardegna: Commento SICET
Il commento del SICET sul piano casa. (documento integrale in calce a questo articolo).
L'abbandono dell'Edilizia Residenziale Pubblica e la crescita del mercato immobiliare in termini speculativi caratterizzano il problema casa in Sardegna. A ciò si aggiunge l’incertezza sulla sussistenza dei fondi necessari all'attuazione dei piani previsti per gli interventi di costruzione e riqualificazione di alloggi ERP.
Preoccupa anche il tema degli sfratti: sono circa 450 i provvedimenti di sfratto emessi nel solo 2008, con l'aggravante dell'assenza di un piano regionale di Edilizia Residenziale Pubblica, mentre, a livello nazionale, i governi di entrambi i colori si sono limitati a rinviare il problema tramite proroghe che a nulla servono se non sono accompagnati da una seria politica abitativa.
In questa realtà si colloca il cosiddetto Piano casa. proposto per rilanciare l'economia. Il fulcro dell'intervento, tuttavia, riguarda la tanto discussa concessione di cubature extra per la costruzione, ricostruzione o ristrutturazione degli immobili. Tale misura, oltre a proporre una deregolamentazione pericolosa delle opere che avrebbe forte impatto sul territorio, pare inadatta al perseguimento di qualsiasi fine sociale ed inefficace anche dal punto di vista economico, in quanto Il SICET non crede sia sufficiente a stimolare in maniera efficace un settore che ha bisogno di grandi opere e infrastrutture per ripartire, soprattutto considerando la situazione di arretratezza che affligge la nostra regione sotto questo profilo.
Il giudizio, al momento ed in attesa di correzioni del piano, è perciò negativo per i seguenti motivi:
- azzeramento della spesa e dei programmi di edilizia residenziale pubblica (ossia le case popolari) e dalla loro riduzione a causa della destinazione a nuovi scopi diversi dall'edilizia sociale;
· riduzione degli alloggi pubblici dovuta ai piani di vendita predisposti;
· mancata applicazione delle procedure di decadenza che fanno si che cittadini con alti livelli di reddito possano ancora dimorare in case popolari.
In definitiva, il SICET ritiene che nell'attuale misura siano totalmente assenti contenuti di carattere sociale. Pur avendo l’intento di stimolare l’economia ed il settore edilizio in particolare, il cd piano casa è, a parere del SICET, insufficiente a rispondere realmente ai bisogni del territorio, dei lavoratori e dei pensionati sardi, mentre pare pericolosa la progressiva deregolamentazione del settore edilizio che pure già lamenta una situazione di pesante irregolarità nella realizzazione dei lavori, specialmente in quelli di impatto ridotto come quelli promossi dal piano.