“Le dichiarazioni del liquidatore della Nuova Scaini, dottor Barcherini, secondo le quali vi sarebbero due gruppi (uno estero ed uno milanese) interessati all’acquisto della Nuova Scaini, sono ancora vaghe e attendono di essere conosciute nei dettagli. Prima di poter esprimere un giudizio su di esse, occorre verificare il piano di impresa e le reali prospettive di occupazione per i 150 lavoratori della Nuova Scaini. Ad oggi, si tratta di dichiarazioni, importanti, ma prive di riscontri concreti, anche perché ripetono cose già dette in passato. I lavoratori, sofferenti e senza lavoro e stipendio da troppo tempo, hanno bisogno di proposte reali e non di semplici promesse. Rimane comunque l’impegno della CISL e degli altri sindacati, di salvaguardare l’occupazione di tutti i lavoratori interessati”
Il punto della situazione:
A Roma il 31 maggio si è svolta una riunione, presieduta dall’On.le Borghini, riguardante la Nuova Scaini in liquidazione. Tale incontro ha seguito uno precedente (10 maggio) nel quale era stata garantita a 121 lavoratori della Scaini la proroga dell’indennità di mobilità, in deroga alla legge 311/04. Nel medesimo incontro era stata ipotizzato il riavvio anticipato (dal 1.1.2006) dell’azienda e che il nuovo acquirente, del quale non era specificato il nome, procedesse alla riassunzione di almeno 51 lavoratori, con contratto a tempo indeterminato. Nel contempo, la Regione Sarda si era impegnata all’inserimento dei lavoratori eccedenti nel programma azione disoccupati (denominato I.C.S. – interventi di coesione sociale), finalizzato appunto al reinserimento lavorativo previa adeguata riqualificazione e orientamento dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro, in base ad una Convenzione tra Ministero e assessorato al lavoro.
Ora, nell’incontro del 31, al quale ha preso parte una delegazione della UST/CISL e della FSM/CISL di Cagliari e alcuni lavoratori, presenti rappresentanti del Ministero attività produttive e dell’assessorato al lavoro, ancora una volta il dottore Barcherini, liquidatore dell’azienda, ha dichiarato di aver “ricevuto impegnative offerte di acquisizione dell’azienda, una delle quali prevede la prosecuzione dell’attività della produzione di batterie, a patto che:
- vi sia il rispetto degli impegni assunti da SYNDIAL, quali sono stati formalizzati in una lettera inviata il 21 marzo al Comitato per l’occupazione, in merito alla risoluzione del contenzioso in essere;
- siano individuati gli incentivi agli investimenti, con particolare attenzione a quelli relativi alle imprese estere;
- sia raggiunta un’intesa con le organizzazioni sindacali.
Il liquidatore non ha però specificato i nominativi delle aziende interessate all’acquisto, ipotizzando soltanto che l’occupazione, prevista per l’iniziativa, potrebbe essere di circa 80 operai più una decina di impiegati.
Il Comitato per le iniziative per l’occupazione, insieme alla Regione Sardegna e al Ministero attività produttive, effettuerà, nei prossimi giorni, le verifiche tecniche necessarie con gli imprenditori e con tutti i soggetti interessati. Di tali verifiche verrà riferito in un incontro da stabilire entro 20 giorni.
Nota a cura di FSM E UST Cagliari.