Martedì 10 novembre si è svolto lo sciopero di due ore (dalle ore 8.00 alle ore 10.00) proclamato il 2 novembre dal Coordinamento dei delegati dell’Area industriale di Sarroch. Lo sciopero come è stato scritto nei precedenti comunicati è stato attuato per protestare contro la politica sugli appalti che le principali committenti del territorio di Sarroch (Saras e Polimeri) stanno adottando, nell’ultimo anno. Le OO.SS, in sintonia con il sistema, hanno sempre condiviso con tutti gli attori dell’Arena sociale il concetto che le imprese che operano nel territorio devono avere i seguenti requisiti:
- buona organizzazione;
- buona strutturazione sia tecnica che tecnologica ed economica (vedi sirzenergy)
- buona efficienza ed efficacia;
- rispetto di tutte le norme in materia di sicurezza – salute dei lavoratori, nonché di quella relativa alle norme previdenziali);
Per implementare questa politica, c’è bisogno, come nel passato e soprattutto negli ultimi 5 anni, esclusi gli ultimi dodici mesi (che sono una negatività), di una coerenza nei ragionamenti e soprattutto nei comportamenti. Le OO.SS. lo ribadiscono sono certamente per il “Mercato”, ma quello che si basa sulle regole perché il mercato selvaggio, senza regole, è quello che ha sempre generato diseconomie.
La politica degli appalti basata sul concetto del “giusto prezzo”, ha sempre tenuto in equilibrio tutti i parametri di :
- tutela della salute e sicurezza dei lavoratori;
- qualità del lavoro fatto (performance degli impianti);
- efficienza ed efficacia.
I dati Solomon hanno dimostrato che nelle fermate i lavoratori storici hanno raggiunto i traguardi dei primi quartili;
- Valorizzazione delle professionalità, della cultura industriale, della affidabilità (che nessun test - quiz riuscirà mai e poi mai a misurare). Questi concetti esaltano il ruolo positivo che i lavoratori storici hanno sempre avuto nell’area industriale, garantendo la disponibilità di intervento, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno;
Ma l’esperienza (negativa) fatta nell’ultima fermata ci pone di fronte tanti problemi sconosciuti nel passato;
- Frequenza degli infortuni, e soprattutto la loro gravità;
- Tempi delle fermate non rispettati;
La nuova politica sugli appalti è legata strettamente a questi risultati negativi. Infatti l’intensità del lavoro, era stata conosciuta anche nel recente passato, con picchi di 2500 presenze giorno, ma i giorni di fermata – impianti, furono rispettati, la qualità del lavoro (buona) fu dimostrata dalle performance degli impianti manutenzionati. Nell’ambito degli infortuni ci furono trasmessi i dati a consuntivo e l’incidente più grave risultò la “sbucciatura di un dito” occorsa ad un lavoratore. I risultati negativi registrati ultimamente (l’ultima trimestrale di cassa ne è la prova) sono ascrivibili al fatto che manca un coordinamento tra i vari settori della raffineria, non c’è di fatto un regia che porti avanti una strategia che “unisce”, che fa sistema, per raggiungere nuovi traguardi, positivi per tutti. Contro questa politica le OO.SS., sono e saranno vigili, pronte ad intraprendere tutte le azioni necessarie, per impedire che il territorio di Sarroch diventi un territorio più povero, ed un’area di eterni conflitti. Sul versante Polimeri Europa le OO.SS: chiederanno un incontro urgente sugli appalti. Se non ci saranno risposte, metteremo in essere le decisioni assunte nell’Assemblea del 9 novembre 2009.