14/11/2009
Report su incontro con assessore al lavoro sui lavori socialmente utili.
I lavoratori socialmente utili di tutta la Sardegna hanno inscenato un sit in di fronte al palazzo dell'assessorato al lavoro della Regione Sarda dove, da poche ore, si era insediato il nuovo assessore Franco Manca.
Il sindacato confederale guidato per la Cisl da Giovanni Matta e per Cagliari da Mimmo Contu ha approffittato dell'occasione per porre primi quesiti al neo assessore.
Per quanto riguarda i lavori socialmente utili, è stato fornito un prospetto riepilogativo dal quale emerge una sostanziale diminuzione dl numero dei lavoratori. Al 15 ottobre scorso sono 256 ( ma sostanzialmente sono 200 perchè alcune pratiche di stabilizzazione devono essere solo perfezionate) i LSU, così suddivisi:
Cagliari 25 (20 secondo i nostri calcoli)
Sulcis 140
Medio Campidano 46
Ogliastra 0
Nuoro 5
Oristano 4
Olbia Tempio 2
Sassari 34
Se si tiene conto del fatto che sono state istruite 71 pratiche del bonus di 70000 euro, previsto per la fuoriuscita dal bacino LSU, si può considerare il fenomeno in fase di esaurimento. (numero totale circa 130)
Nella provincia di Cagliari sono solo 7 i comuni con ancora qualche LSU in carico e precisamente: Assemini (5), Cagliari (2), Elmas (4), Monastir (1), Pula (4), Teulada 2, Uta (2). Nell'elenco figurano erroneamente 5 lavoratori di Quartucciu che invece sono già stati stabilizzati.
Resta quindi da compiere un ulteriore sforzo anche se, in alcuni casi, la stabilizzazione non è potuta avvenire a causa del mancato conseguimento del titolo di studio (scuola media) da parte di alcuni LSU.
La soluzioni avanzate riguardano il completamento delle assunzioni da parte degli enti locali e delle ASL, mentre a nostro parere sarebbe meglio lasciare fuori ipotesi tipo ATI IFRAS che non danno certezze.
Ci sono delle difficoltà per l'erogazione dell'incentivo che però dovrebbero essere superate nel 2010, mentre ci sono le risorse per la copertura della proroga per l'anno successivo. Le confederazioni hanno anche chiesto che siano prese in esame le questioni relative alla formazione professionale, ai CSL e CESIL, all'utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga.
L'assessore, appena insediato, ha chiesto del tempo a disposizione ma ha dichiarato di voler adottare, per l'azione dell'assessorato, il metodo della trasparenza e del servizio efficiente ai cittadini. Ha anche riconosciuto il ruolo importante svolto dalle organizzazioni sindacali e ha già delineato un percorso che valorizzi il confronto.
Infine si è anche ipotizzata una riorganizzazione delle competenze che ora sono diffuse in diversi enti (INSAR, Sviluppo mItalia etc.) che potrebbero essere utilmente accorpate in un'unica agenzia regionale: in ogni caso devono essere messe in primo piano le politiche attive del lavoro.
nota a cura della Cisl di Cagliari.