Il Censis, in collaborazione con il Ministero del Lavoro, ha predisposto una Guida per la prevenzione degli infortuni domestici. Una situazione spesso dimenticata, che non fa notizia, ma, purtroppo, molto frequente.
Nell’immaginario collettivo la casa è per antonomasia il luogo più affidabile e sicuro all’interno del quale tutelare la persona fisica. Eppure ogni anno in Italia avvengono oltre 3 milioni e mezzo di infortuni in ambiente domestico, di cui ben 8.000 mortali.
Gli incidenti, più o meno gravi, sono frequenti soprattutto tra coloro che svolgono un’attività lavorativa all’interno delle mura casalinghe. Essi colpiscono in modo particolare le donne – tra cui molte straniere – che svolgono attività di casalinga, c o l f e badante; vale a dire le categorie che, per la natura del proprio lavoro, sono maggiormente a contatto con l’ambiente domestico e dunque più esposte al rischio. Raramente i collaboratori domestici sono informati in modo adeguato e sufficiente sulle questioni riguardanti la sicurezza domestica, così come sui propri diritti di lavoratori, e sulle garanzie
derivanti dalla regolarizzazione dell’attività svolta. E, nel caso degli stranieri l’ostacolo linguistico può rendere l’accesso alle informazioni ancora più complicato. La Guida,(vedi allegato) realizzata dal Censis con il contributo del Ministero del Lavoro, vuole pertanto essere una sorta di vademecum contenente informazioni e regole utili da seguire durante lo svolgimento delle attività domestiche o di assistenza e cura allo scopo di mettere in sicurezza il lavoro informando sui rischi che questo comporta e sui corretti comportamenti da adottare per renderlo più sicuro e prevenire infortuni e danni alla salute.
Dal corretto utilizzo degli elettrodomestici, a come imparare a dosare i propri sforzi, a cosa fare in situazioni di emergenza ecco una serie di utili consigli per d i f e n d e r s i dalle insidie del lavoro d o m e s t i c o.
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