07/06/2005
REFERENDUM 12 13 GIUGNO: SCHEDA VERDE, (referendum regionale). IL SINDACATO VOTA NO. Il comunicato di CGIL CISL UIL.
Secondo il segretario territoriale della CISL di Cagliari Mimmo Contu “La scarsa informazione sul quesito referendario, si basa soprattutto su una mistificazione dei fatti, perché si vuol far credere ai cittadini che la vittoria del SI impedirebbe la creazione di discariche di rifiuti tossico nocivi” Si parla in realtà di scarti di lavorazioni di industrie della Penisola che quelle della sardegna utilizzano come materie prime.
A livello regionale, CGIL CISL UIL hanno costituito un comitato del NO, a difesa della legge regionale n. 8 del 2001 e, pertanto, il sindacato invita i propri iscritti e i lavoratori a votare NO.

Il testo del comunicato regionale:
IL 12 E 13 GIUGNO ANDIAMO A VOTARE INFORMATI
I cittadini sardi che andranno a votare il 12 e 13 giugno, riceveranno 5 schede. La SCHEDA VERDE è relativa al referendum regionale che, mirando all’abrogazione della legge n. 8 del 2001, vuole impedire l’utilizzo dei residui industriali nei processi produttivi di impianti già operanti in Sardegna prima del 19 giugno 2001.

I fumi di acciaieria sono le polveri metalliche raccolte filtrando i fumi dei forni che producono acciaio dai rottami ferrosi, non sono rifiuti da inviare in discarica, non sono scorie radioattive, sono materie prime, sostitutive del minerale necessario alla produzione di piombo e zinco.
Il recupero dello zinco e degli altri metalli dai residui industriali è previsto ed anzi incentivato sia dalla normativa europea che da quella italiana (in primo luogo dal decreto Ronchi) che regolamenta la gestione dei residui industriali e dei rifiuti, promuovendo il riutilizzo ed il riciclaggio delle materie derivanti dalle attività umane ed industriali in particolare.

Il recupero e il riutilizzo di tali residui comporta diversi vantaggi:
- riduce la quantità di rifiuti da smaltire in discarica;
- riduce la quantità di materia prima da estrarre dal sottosuolo, preservando l’ambiente e limitando il consumo di risorse naturali non rinnovabili;
- attiva posti di lavoro stabili; nella sola Sardegna, circa millecinquecento lavoratori sono impegnati nella produzione di zinco, piombo e metalli preziosi attraverso la lavorazione dei fumi di acciaieria.

CGIL CIL UIL della Sardegna, da sempre impegnate a rivendicare sviluppo, tutela del lavoro, della salute e dell’ambiente, chiedono di votare NO per:

- la difesa dell’ambiente
- la difesa dell’occupazione in un quadro di sviluppo sostenibile anche attraverso la bonifica dei danni pregressi
- non chiudere le fabbriche, ma incentivare il corretto funzionamento dell’intero sistema di controlli ambientali in difesa della salute.

IL 12 13 GIUGNO
NELLA SCHEDA VERDE VOTA
NO
Al referendum abrogativo della legge regionale n. 8 del 1001.