Finanziaria Nazionale: Misure per gli Enti locali, il commento del segretario confederale Santini:
RIDUZIONE DEL CONTRIBUTO PER GLI ENTI LOCALI
(Articolo 2, commi 173-178)
Si prevede la riduzione del contributo ordinario di base agli enti locali per gli anni 2010, 2011 e 2012 in misura pari, rispettivamente, a 1, 5 e 7 mln di euro per le province e a 12, 86 e 118 mln di euro per i comuni, per un totale di 229 mln
La riduzione, proporzionale alla popolazione residente, riguarda gli enti per i quali, nel corso dell'anno, ha luogo il rinnovo dei consigli; essa è effettuata con decreto del Ministro dell'Interno. In relazione alla riduzione del contributo ordinario agli enti locali, è disposta una riduzione del 20% del numero dei consiglieri comunali. Viene determinato il numero massimo degli assessori comunali, nella misura di un quarto dei consiglieri comunali, e viene determinato il numero massimo degli assessori provinciali, in misura pari a un quinto dei consiglieri della provincia.
E’ previsto l’ obbligo i comuni di sopprimere una serie di organismi (difensore civico, circoscrizioni di decentramento, direttore generale e consorzi di funzioni tra enti locali). Nell'ambito di questa disposizione prescrittiva, è prevista la possibilità di delega da parte del sindaco, nei comuni con più di 3mila abitanti, dell'esercizio delle proprie funzioni a non più di due consiglieri, in alternativa alla nomina di assessori.
Viene prevista la cessazione del finanziamento statale alle comunità montane. Nelle more dell'attuazione della legge-delega sul federalismo fiscale, il 30% delle risorse in precedenza destinate alle comunità montane è assegnato ai comuni montani (in cui almeno il 75% del territorio si trovi al di sopra dei 600 metri sopra livello del mare). Le riduzioni di spesa confluiscono nel fondo, istituito dall'articolo 7-quinquies del Dl. 5/2009, per interventi urgenti e indifferibili del Ministero dell'Economia.
PICCOLI COMUNI
(Articolo 2, comma 20)
Vengono prorogati fino al 2012 i contributi previsti dalla Finanziaria 2007 per compensare gli effetti sul fabbisogno e sull'indebitamento netto derivanti dal limite per le assunzioni fuori patto di stabilità. Tali stanziamenti, però, saranno ridotti di 10 mln di euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012.
RIMBORSO AI COMUNI DELLE MINORI ENTRATE ICI
(Articolo 2, commi 117 e 118).
E’ l’ intervento, da tempo sollecitato dai comuni, in tema di rimborso delle minori entrate a seguito dell'esenzione dall' ici sull' unità immobiliare adibita ad abitazione principale, disposta a decorrere dal 2008 dal decreto legge 93/2008.
Si prevede l'integrazione dello stanziamento, originariamente previsto dall'articolo 1, comma 4, del Dl 93/2008, di ulteriori 156 mln di euro per il 2008 e 760 mln di euro a decorrere dal 2009 (in sostanza l’ intervento diventa strutturale). Di conseguenza viene soppressa la disposizione che prevedeva che in sede di Conferenza Stato-Città e autonomie locali fossero stabiliti i criteri e le modalità per l'erogazione del rimborso ai comuni da parte del ministro dell'Interno, con proprio decreto.
COMMENTO
Le norme riguardanti gli Enti Locali sopra analizzate, in particolare quelle relative alle riduzioni e alle soppressioni di organismi, hanno una natura prevalentemente ordinamentale e non direttamente finanziaria.
Resta quindi la perplessità di fondo in ordine alla scelta adottata di inserirle nella Legge Finanziaria 2010, principalmente per due ragioni. Innanzitutto sarebbe stato più opportuno mantenere la loro collocazione originaria nell’ ambito del ddl delega “Codice delle Autonomie” recentemente predisposto dal Governo, che ancora deve iniziare l’ iter parlamentare, in quanto si collocherebbero meglio nell’ ambito di una riforma organica che preveda una chiara ricognizione delle competenze e delle funzioni dei diversi livelli decentrati di amministrazione e quindi, corrispondentemente, una semplificazione e un ridimensionamento degli stessi. Sarebbe poi, per questa via possibile un confronto costruttivo sul tema con gli enti interessati, che invece non c’è stato in occasione della predisposizione della Finanziaria. Appare in tal senso condivisibile la richiesta formulata dall’ Anci, della moratoria di un anno per gli effetti delle norme, allo scopo di dedicare l’ intero 2010 alla definizione condivisa del Codice delle Autonomie.
In secondo luogo, riguardando gli interventi previsti in Finanziaria non gli organismi attualmente in carica, ma quelli di prossima elezione, le misure sembrano più rispondere ad una “politica di annunci” piuttosto che rispondere ad esigenze di immediata operatività.
Per quanto riguarda i rimborsi ici, pur apprezzabili, va detto che comunque non coprono ancora per intero i mancati introiti dei comuni causati dal venir meno dell’ imposta, e che comunque il sistema dei trasferimenti statali è in netta contraddizione con qualsiasi logica federalista. Più opportuno sarebbe ragionare fin da ora, ed in vista dei decreti di attuazione del federalismo fiscale, su una forma di riorganizzaizone dell’ imposizione immobiliare, che comunque non riguardi la prima casa, da attribuire ai comuni.
Da ultimo va stigmatizzato che la Finanziaria non prevede alcun allentamento del Patto di Stabilità interno, penalizzando da un lato gli investimenti e impedendo dall’ altro lo sblocco di risorse esistenti nei bilanci comunali da indirizzare, come più volte richiesto dalla Cisl, ad interventi infrastrutturali medio piccoli realizzabili dai comuni, fondamentali per lo sviluppo dei territori e per la loro funzione anticiclica nell’ attuale fase economica recessiva.
Nota a cura del SEGRETARIO CONFEDERALE Giorgio Santini.