12/02/2010
Alla Bridgestone cambia la proprietà: vanno via i giapponesi ed arrivano i belgi.
La Bridgestone, azienda di Macchiareddu che produce cordicelle d’acciaio per i pneumatici, cambia proprietario. Inopinatamente, dopo quattordici anni di presenza sul territorio cagliaritano, i proprietari giapponesi hanno comunicato in un incontro in CONFINDUSTRIA che lasciano la Sardegna e cedono la proprietà della fabbrica, vendendo tutto ad un’altra multi nazionale – la belga BEKAERT.
La somma, per la quale è stata ceduta l’azienda, si aggira sui 70 milioni di euro e l’azienda subentrante, per ora, sembra intenzionata a mantenere inalterata la produzione (destinata comunque per 5 anni alla casa madre dei Giapponesi) e di conseguenza l’occupazione – circa 250 dipendenti – non dovrebbe subire contraccolpi.
Una trattativa in perfetto stile nipponico, avvenuta nel segreto più assoluto e senza far trapelare alcuna indiscrezione, della quale si è saputo qualcosa solo durante l’incontro presso l’associazione degli industriali, convocato con altro ordine degl giorno.
Per i sindacati dei metalmeccanici – per la FSM/Cisl era presente il segretario regionale Giancarlo Sanna - un’autentica sorpresa per un’azienda che, pur avendo passato anche momenti difficili a causa della crisi dell’auto per la quale ancora di recente i lavoratori erano stati messi in cassa integrazione, rappresenta un’azienda di qualità nel panorama dell’industria del cagliaritano.
Sono poche del resto le aziende manifatturiere nella provincia di Cagliari e la BRIDGESTONE/METALPHA (ex GENCORD) ha sempre rappresentato un’azienda di rilievo per fatturato e numero di occupati. Dopo un’iniziale fase di conflittualità, il proprietario giapponese ed il sindacato avevano trovato un modus vivendi e, nonostante qualche inevitabile vertenza, avevavno concordato momenti di concertazione produttivi. Del resto i giapponesi, pur fruendo anche di contributi pubblici, hanno fatto negli anni degli investimenti costruendo una fabbrica dove il lavoro è duro e dove le maestranze sarde hanno dimostrato capacità, serietà e professionalità.
Nonostante le rassicurazioni, tuttavia, occorre tenere desta l’attenzione e per favorire gli investimenti che la BEKAERT potrebbe sviluppare, a parere della FSM, è importante anche il ruolo della REGIONE Sarda, sempre che essa si doti di una politica industriale degna di questo nome e non si limiti ad inseguire le emergenze.
Si mischiano speranze e preoccupazioni nell’attesa che la cessione diventi definitiva e la multi nazionale belga scopra le sue carte. Le recenti esperienze (vedi Unilever, ALCOA etc) vissute dalla Sardegna non lasciano del tutto tranquilli, ma occorre impegnarsi perché, come detto più volte, senza l’industria, non si può creare nuova ricchezza, sviluppo ed occupazione della quale i disoccupati e i giovani sardi hanno tanto bisogno. I prossimi mesi saranno decisivi. La BRIDGESTONE in ogni caso rappresenta un bene per l’intera provincia e per questo va difesa dalle istituzioni e dalle forze sociali.
Nota a cura della Cisl di Cagliari.