01/03/2010
Firmato in Regione l'accordo quadro per le politiche del lavoro per i soggetti svantaggiati.
E' stato firmato oggi l'accordo quadro per le politiche del lavoro a favore dei soggetti svantaggiati, tra Regione Sarda, le Province, i sindacati regionali CGIL CISL UIL.
Nell'accordo è prevista la proroga dei trattamenti di cassa integrazione e mobilità in deroga attraverso procedure semplificate. Infatti già dalla prossima settimana si dovrebbe sottoscrivere una nuova intesa quadro che svincola le risorse senza la necessità di nuovi accordi aziendali per riconoscere l'ammortizzatore sociale ai lavoratori che ne hanno goduto nel 2009. Verrebbero così risparmiati i tempi burocratici necessari per l'istruttoria caso per caso. Quindi per la CIG sarà l'azienda che, previo accordo con il sindacato, dovrà presentare gli elenchi aggiornati. Per la mobilità saranno le OO.SS. a confermare gli elenchi. Per i nuovi inserimenti si procederà invece in modo analogo al passato.
Nell'accordo è contenuto un richiamo ai Bonus da erogare ai lavoratori che si trovano oltre la seconda proroga. Il bonus verrà erogato in diverse forme o attraverso la partecipazione all'attività formativa, oppure attraverso l'impiego nelle amministrazioni comunali nella misura della differenza tra l'assegno di CIG o mobilità e l'importo originario previsto. L'accordo, per questi casi, fa riferimento al decreto legislativo 468/97 che è quello che discliplina il lavoro socialmente utile. Non verrà posto in essere alcun rapporto di lavoro né verranno riconosciuti contributi previdenziali.
Di fatto quindi, mentre non si è ancora chiusa del tutto l'esperienza, non certo positiva, degli LSU (ne rimangono alcune centinaia in Sardegna senza ricollocazione), si creano i presupposti per un nuovo riempimento del bacino.
Per l'assegnazione dei Bonus ci saranno delle priorità: l'appartenenza ad alcune tipologie di aziende; l'essere al di sotto dei livelli di povertà assoluta; l'anzianità nella permanenza negli ammortizzatori in deroga.
Luci e ombre, dunque, per un accordo che comunque consente di poter accelerare l'erogazione del sussidio agli 11000 lavoratori inseriti negli elenchi degli ammortizzatori in deroga, privi di reddito da due mesi ed ormai stremati.