In queste ore si moltiplicano i giudizi sulla normativa sul lavoro, appena approvata dal Parlamento. In particolare, ci si interroga se la normativa approvata determini il superamento di fatto dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori.
Secondo il dipartimento della Cisl che segue la materia, l'arbitrato, introdotto dalla normativa, non toglie nulla alle tutele previste dall'articolo 18 ed è una misura alternativa alla quale si può ricorrere volontariamente, in luogo della via giudiziaria. Le nuove norme prevedono che le clausole
compromissorie, che comportino la devoluzione obbligatoria della
controversia ad un collegio arbitrale, sono possibili solo se previste da accordi interconfederali o contratti collettivi di lavoro stipulati dalle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. Il ruolo della contrattazione collettiva dunque farà scudo alla debolezza del lavoratore.In assenza dei predetti accor di interconfederali o contratti collettivi, trascorsi 12 mesi dalla data di entrata in vigore della legge, il Ministro del Lavoro definirà con decreto, sentite le parti sociali, le modalità di attuazione di questa norma. In tal caso la Cisl si impegnerà perché il decreto tenga conto delle
nostre posizioni.