02/07/2005
Contratto metalmeccanici. Fim, Fiom, Uilm: Esecutivi nazionali il 13 luglio e 4 ore di sciopero
SCIOPERO METALMECCANICI, il 13 luglio 4 ore. Il comunicato delle segreterie nazionali, il documento dell FIM/CISL Nazionale.
“Le Segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm, riunite il 24 giugno 2005, giudicano irricevibile la proposta di Federmeccanica di uno scambio tra maggior flessibilità e aumenti salariali.”
“Confermando la richiesta salariale della piattaforma, proclamano 4 ore di sciopero, da gestire a livello territoriale.”
“Il confronto unitario per preparare il prossimo incontro con Federmeccanica proseguirà il 4 luglio con una riunione di Segreteria e il 13 luglio con quella degli esecutivi nazionali, che potranno convocare l’Assemblea nazionale dei 500.”

Uffici Stampa Fim, Fiom, Uilm

Unificare tutti i temi in discussione in un’unica trattativa. La proposta della Fim a Fiom e Uilm per il rinnovo contrattuale dei metalmeccanici

Nella riunione delle Segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm, la Fim ha espresso la propria contrarietà a percorrere la strada, proposta da Federmeccanica, di uno scambio tra flessibilità e salario.
Essa infatti non solo viola apertamente le regole del 23 luglio 1993, che prevederebbero per questo rinnovo un negoziato solo salariale, ma, soprattutto, prospetterebbe uno scambio iniquo nel quale, per pochi euro di aumento in più, occorrerebbe fare concessioni eccessive sul piano delle norme relative all’orario di lavoro.
D’altro canto la Fim ha giudicato il negoziato in profonda crisi e difficile da sbloccare senza nuove proposte. Il rischio di un mancato rinnovo o di un grave ritardo è perciò molto serio.
Conseguentemente, la Fim ha proposto a Fiom e Uilm di richiedere unitariamente alle controparti di unificare in un unico negoziato tutti i temi già oggetto di confronto, o emersi durante la trattativa, e cioè:
- la regolazione contrattuale dell’applicazione del decreto 276/2003, attuativo della legge 30 (apprendistato, part-time, lavori atipici);
-la riforma dell’inquadramento professionale;
-il tema della effettiva utilizzabilità delle 64 ore di flessibilità di orario, già previste nel contratto nazionale del 1999, da utilizzare con la formula dell’orario plurisettimanale;
-gli strumenti di gestione della formazione professionale e l’attuazione della riforma delle 150 ore;
-l’estensione a tutti i lavoratori della possibilità di partecipare, per via contrattuale, agli incrementi di produttività.
La Fim ritiene anche possibile valutare l’opportunità di una diversa modulazione delle scadenze temporali del contratto nazionale, previa verifica con Cgil, Cisl e Uil.
La complessità delle tematiche potrebbe prefigurare anche l’anticipazione del contratto normativo. In tale quadro, visto il ritardo già accumulato, sarebbe opportuna una soluzione salariale transitoria per il 2005, comunque coerente con le richieste della piattaforma già presentata.
La Fim dà un giudizio positivo della discussione svolta unitariamente e della decisione di proseguirla.
Ribadisce la volontà di ricercare soluzioni condivise, anche differenti dalla propria proposta. Riconferma la propria adesione alle regole democratiche concordate con Fiom e Uilm, che saranno in particolare necessarie nel caso in cui si raggiunga una posizione comune che modifichi il mandato ricevuto dai lavoratori.

Ufficio Stampa Fim-Cisl
Roma, 24 giugno 2005