06/04/2010
La proposta del contratto unico rischia di far saltare (questo si) l'articolo 18.
E' stato presentato in Parlamento un disegno di legge ( a firma di numerosi parlamentari di centro sinistra tra cui Nerozzi, Marini, Ichino etc.) e ispirato da alcuni studiosi di diritto del lavoro (come Tito Boeri) relativamente al contratto unico.
In pratica i lavoratori (se passasse questo disegno di legge) sarebbero assunti (tutti) con un contratto unico a tutele - così dice il ddl - progressive. Ci sarebbe una fase (fino ad un massimo di tre anni) determinata dai CCNL durante la quale il dipendente assunto con il contratto unico (anche se da un'azienda con più di 15 dipendenti) avrebbe solo la tutela obbligatoria (il risarcimento) e non quella reale (per intenderci quella dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori). Solo al termine dei tre anni tornerebbe in ballo la tutela reale ( solo per i dipendenti di aziende con più di 15 dipendenti).
Su questa proposta la segreteria confederale della Cisl si è già espressa in termini negativi.
Di seguito una dichiarazione del segretario confederale Santini.

LAVORO

Santini: "Contratto unico rischia di far saltare l'art.18 per tutti i nuovi contratti"


"Il progetto di legge presentato dal Pd sul contratto unico, al di la' delle intenzioni dichiarate di voler superare il dualismo del mercato del lavoro e di stabilizzare i lavoratori precari, nell'immediato apre una voragine per tutti i nuovi contratti per i quali, per almeno tre anni, non si applicherebbe l'art. 18, cioe' nessuna tutela rispetto ai licenziamenti con il rischio evidentissimo che questo nuovo contratto senza garanzie fino a tre anni venga, nei fatti, generalizzato e diventi progressivamente l'unica forma di lavoro". Lo dichiara in una nota Giorgio Santini, Segretario confederale della Cisl. "Siamo stupiti- sottolinea Santini- che i feroci censori che fino a ieri vedevano le pagliuzze nelle leggi altrui, non si accorgano della trave nella loro proposta di legge. La Cisl chiede con forza che si accantoni ogni speculazione politica sui temi del lavoro ed al Governo che vengano al piu' presto aperti i tavoli sul riassetto degli ammortizzatori sociali e sullo Statuto dei lavori".
In allegato il disegno di legge.