09/04/2010
Improponibile in Sardegna la richiesta del rimborso Iva su Tarsu: solo il comune di Sassari interessato.
L'imposizione IVA sulla TIA è illegittima e quindi l'utente può chiedere il rimborso dell'IVA. Questo spiega una nota dell'ADICONSUM che alleghiamo. Tale ricorso è PERO' AL MOMENTO IMPROPONIBILE IN SARDEGNA (salvo che per i cittadini di Sassari), poiché solo quest'ultimo Comune ha trasformato la TARSU (Tassa rifiuti solidi urbani) in TIA (tariffa di igiene ambientale). L'IVA applicata sulle bollette TARSU non ha invece la stessa natura:non bisogna confondere la non applicabilità dell'IVA sulla TIA, con l'IVA pagata (nelle bollette TARSU) dai comuni sui corrispettivi delle aziende che materialmente svolgono il servizio o, addirittura, sull'IVA che queste aziende pagano per l'acquisto dei materiali e dei mezzi. IVA che poi viene caricata, giustamente, sulla tariffa a carico dei cittadini poichè costo vivo non scaricabile da parte dei comuni.

Per cui, secondo l'ADICONSUM, ribadendo il concetto “da quanto è a nostra conoscenza”, il disposto della Suprema Corte e della Corte Costituzionale sull'inapplicabilità dell'IVA alla Tariffa di Igiene Ambientale non riguarda i consumatori sardi (salvo gli utenti del Comune di Sassari).
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