CONGRESSO CGIL
Bonanni: ''Non c'e' alternativa
all'unita' sindacale"
''Porto un saluto da parte della Cisl e l'augurio che questo congresso ci rimetta nelle condizioni di camminare ancora insieme e di saper scegliere le strade più sicure e percorribili. Non c'e' alternativa all'unita' sindacale di Cgil, Cisl e Uil". Così il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni nel suo intervento al XVI° Congresso della Cgil, in corso a Rimini, accolto da un applauso. "Basta rinchiuderci nei nostri fortini - ha aggiunto - dobbiamo aprire le porte all'altro, dobbiamo continuare ad essere un pilastro per i lavoratori. Non è la prima volta - ha poi ricordato - che le nostre realtà sindacali confliggono. Dal dopoguerra ci sono stati molti alti e molti bassi. Questo è un periodo di bassi che preannuncia un altro momento di unità, ma dipenderà da noi come vi giungeremo perché l'unità sia proficua e durevole in un momento delicato come quello che abbiamo di fronte". E nel rivendicare la diversità tra le tre organizzazioni, il Segretario generale della Cisl ha tenuto a precisare che "il pluralismo rende più forte il sindacato. Non può essere solo declamato nei convegni e nei congressi. E' minoritario chi pensa di far vivere la propria cultura a scapito delle altre, è nell'incontro che si esprime al massimo la potenza del pensiero di ciascuno e non nella fedeltà miope esclusivamente alla propria opinione. Certo che bisogna essere fortemente identitari, ma se non si fa scattare la scintilla che produce alleanza stabile ed energia positiva è la paralisi del sindacalismo confederale italiano e i prezzi che pagheremo saranno altissimi. Oggi siamo lontani, ma saremo piu' vicini domani se ognuno riconoscerà l'altro". Per il Segretario generale della Cisl è dunque importante recuperare "unita' e responsabilita' perche' per fare cose buone bisogna alleare le parti migliori dell'Italia. Bisogna alleare tutto cio' che e' alleabile per uno sforzo collettivo, in un Paese che ha smarrito il senso della sua missione". Quanto alle responsabilità relative alle divisioni tra le tre organizzazioni, "chi non ha colpa scagli la prima pietra - ha detto. Basta con le recriminazioni, ognuno si prenda le proprie responsabilità. Così faremo vivere e rafforzeremo quel pluralismo che ha fatto forte il sindacalismo".
Ed in tal senso e per provare a riaprire un percorso unitario, Bonanni ha sottolineato: "Dobbiamo costruire alleanze sulle nostre opinioni'', ripartendo dunque dalla piattaforma unitaria su democrazia e rappresentanza sindacale, ma anche da fisco e scuola.
"Molte mediazioni tra di noi sono state sprecate ma quel documento approvato da tutti gli organismi del sindacato italiano, - ha detto in merito alla piattaforma comune sulla democrazia - quell'accordo tra di noi rappresenta lo strumento piu' capace di indicare cosa significa quando si lavora insieme e ci si rispetta. Quella e' la mediazione piu' nobile, la sintesi di identita' e posso dire che noi siamo pronti a metterlo in pratica'' . Sulla scuola ''la Cisl e' pronta da subito ad andare a votare. Non ci presteremo a giochetti di alcun genere. Possiamo subito stabilire una data, per un momento importante per la democrazia sindacale''. Quanto alle proposte della Cgil sui precari e il pubblico impiego, ''dobbiamo dire al governo di risarcire soprattutto la scuola, dove e' stato fatto gran parte del danno, coperto da un'azione mediatica sui fannulloni pensata proprio per coprire ruberie e inefficienze'' del settore pubblico, ''a partire dalla sanita'''. Nel corso del suo intervento, il segretario generale della Cisl ha affrontato anche il tema del fisco, sollecitando ''una battaglia vera, una iniziativa forte. Non bisogna perdere tempo su piccole restituzioni, serve una rivisitazione completa, radicale del sistema. E' un problema che dobbiamo saper sollevare insieme".
Nel commentare infine i fischi di ieri da parte della platea della Cgil riunita in congresso, rivolti non solo a Cisl e Uil, ma anche al ministro del Lavoro Sacconi e alla leader di Confindustria, Marcegaglia, Bonanni ha detto: "Quando Epifani verra' da noi, lo applaudiremo perche' siamo buoni ospiti e devono esserlo tutti. L'incontro e il rispetto per tutte le culture sindacali - ha concluso - e' l'unica via".
Questa mattina il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, nell'introdurre gli interventi di dei leader di Cisl e Uil, ha colto l'occasione per porgere pubblicamente le scuse a Bonanni e Angeletti sottolineando: "Una grande organizzazione come la nostra quando commette un errore deve essere capace