27/05/2010
Alla CLP la Fit/Cisl non firma l'accordo sulla mobilità in deroga. Corrado Pani, segretario regionale,spiega perchè.
COMUNICATO AI LAVORATORI CLP

Nei giorni scorsi le OO.SS. e la CLP sono state convocate negli uffici dell’Assessorato Regionale al lavoro per la sottoscrizione dell’accordo istituzionale per la concessione della Mobilità in Deroga.
Spacciare la mobilità in deroga per accompagnamento alla pensione per i lavoratori licenziati e/o lavoratori non più collocabili in azienda causa parziale infermità fisica, è una cosa assolutamente infondata, scandalosa e pericolosa per i dipendenti che vi fossero coinvolti.

Ecco perché la FIT-CISL non ha firmato l’accordo sulla mobilità in deroga sottoscritto dalla CLP e da CGIL UIL e UGL.
Si tratta infatti di due istituti (mobilità in deroga e accompagnamento alla pensione) totalmente diversi.
Il lavoratore inserito nelle liste della mobilità in deroga ha un orizzonte di certezza pari ad un anno perché gli accordi, in ogni caso, durano quanto l’anno solare, cosi come in questo caso specifico, in cui avranno decorrenza dal 1 Aprile 2010 al 31 Dicembre 2010.

La Mobilità in Deroga può essere prorogata solo nel caso in cui nel 2011 siano state ristanziate le risorse da Regione e Stato e comunque occorre sempre rivedere l’iter procedurale che, stando alle esperienze maturate, dura diversi mesi con il rischio, se non vi sono anticipi aziendali, che il lavoratore si trovi senza sussidio anche per 4/5 mesi.
Inoltre l’assegno della mobilità in deroga è soggetto a riduzioni (10% il primo anno, 30% e 40% negli anni successivi).

La Mobilità in Deroga può essere concessa solo ed esclusivamente nel caso in cui siano stati utilizzati gli ammortizzatori sociali a disposizione (disoccupazione ordinaria etc.) inoltre va in conflitto con il fatto che la CLP usufruisce già dell’IMA ( indennità di mancato avviamento) forma di ammortizzatore sociale stabilita da accordi fra il Governo, le parti sociali e l’INPS anche per tutto il 2010.
E’ del tutto evidente quindi che la mobilità in deroga non garantisce l’accompagnamento alla pensione e che quindi prima di aderire è bene prendere coscienza delle diverse normative e scegliere valutando tutti i pro e i conto.

La FIT-CISL ritiene sbagliato utilizzare questo strumento per ridurre il personale senza motivazioni (magari riassumendo altri lavoratori) o, peggio ancora, per “liberarsi” di alcuni lavoratori.

LA SEGRETERIA FIT CISL