Sviluppo imprese in Sicurezza.

Un importante seminario sulla sicurezza si è tenuto Venerdi 28 maggio 2010, presso la Confindustria di Cagliari in Viale Colombo. All’iniziativa dell’associazione degli industriali di Cagliari e del Centro Sardegna, hanno partecipato, oltre che l’Inail Regionale, importanti esponenti del mondo accademico, i docenti universitari Marco Frey, della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa; Francesco Bacchini, dell’ Università di Milano Bicocca; Carlo Galimberti, dell’ Università Cattolica del Sacro Cuore; Responsabili delle imprese industriali (Saras) e dei Manager d’azienda.
I lavori sono stati conclusi in prima serata con una tavola rotonda a cui hanno partecipato il Presidente di Federmanager Sardegna, Vito Meloni; il Preside della Facoltà di Ingegneria dell’ Università di Cagliari, Giorgio Massacci, Virginia Mura, Direttore della Direzione Regionale del Lavoro ed i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali: Gianfranco Mussoni della CGIL di Nuoro; Mimmo Contu della CISL di Cagliari e Maria Francesca Ticca della UIL Sardegna.
La giornata è stata ricca di comunicazioni e relazioni importanti dove, finalmente, si è parlato di sicurezza come fonte di ricchezza per le aziende e i lavoratori.
Una nuova dinamica che vede l’organizzazione della sicurezza e l’organizzazione della produzione come un unico fattore indivisibile.
Senza sminuire le diverse comunicazioni della giornata, è stata particolarmente interessante la relazione del Prof. Marco Frey, Docente della Scuola Superiore di Sant’Anna di Pisa.
La sua impostazione si basa soprattutto sul concetto della responsabilità sociale dell’impresa e dello sviluppo sostenibile inteso come la creazione del valore dell’impresa nella condivisione dei contenuti.
Il professore sostiene che comunicare la sicurezza non è solo trasferire informazioni da chi sa a chi non sa, ma anche costruire congiuntamente significati, in quanto l’obiettivo della comunicazione è intendersi tra le parti.
La cultura della sicurezza non è un elenco di principi astratti, spesso solo di carattere contenutistico, ma l’insieme dei processi organizzativi e delle pratiche professionali, delle norme scritte e delle convenzioni informali, del linguaggio comune, dei modi di pensare e di percepire il rischio in azienda.
Mettere a fuoco come in azienda ci si rapporta al rischio, sia individualmente, sia lavorando con i colleghi.
Particolare rilevanza riveste l’aspetto di come vengono percepiti i fattori di rischio, come gli stessi fattori si collegano in una o più rappresentazioni e quali strategie si elaborano per contenere il rischio nel corso dell’attività quotidiana.
In buona sostanza, il messaggio che la sua comunicazione voleva trasemette consiste nel fatto che la sicurezza, dal punto di vista dell’impresa, va vista come generatore di potenziale per :
·Sviluppo di una migliore organizzazione produttiva;
·Ottimizzazione dei risultati economici;
·Crescita della coesione sociale;
·Sviluppo della cultura della sicurezza;
Ma, soprattutto, lavorare per la cultura della sicurezza significa creare valore dell’impresa, superando il fenomeno, ciò è sostenuto da tempo dal sindacato, del dualismo organizzativo.
La struttura organizzativa aziendale e la struttura organizzativa della sicurezza sono spesso contrapposte e questa dinamica si evidenzia con maggior rilevanza laddove sono presenti numerose ditte di appalto.
Infatti, il decentramento produttivo, sovente, scatena meccanismi sulle procedure che, se non governati, generano interruzioni sulle varie comunicazioni organizzative e di sicurezza.
In chiusura dei lavori, la Confidustria, l’Inail e Cgil, Cisl, Uil di Cagliari, hanno comunicato, che in settimana, verrà firmato l’accordo, nell’ambito del tavolo Governance, per un progetto pilota sperimentale nell’area Industriale della Saras a Sarroch a cui partecipano numerose imprese del settore degli appalti presenti nell’agglomerato industriale più importante della Sardegna.

Cagliari, 31 Maggio 2010

Nota a cura di Mimmo Contu – Segretario Ust Cisl Cagliari