12/07/2005
Incontro Giunta regionale CGIL CISL UIL su DPEF: le valutazioni della CISL sarda
COMUNICATO STAMPA

Stamattina la Giunta regionale ha incontrato per la seconda volta le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil per proseguire l’esame del Documento di programmazione economica e fi-nanziaria alla luce anche delle ultime integrazioni predisposte dall’Esecutivo consegnate ve-nerdì scorso alle OO. SS.

Sull’incontro la Segreteria regionale Cisl ha fatto le seguenti valutazioni.

Il DPEF, allo stato attuale, è divenuto uno strumento utile solo come dichiarazione di una vo-lontà politica, in quanto non stabilisce alcun vincolo per la successiva manovra finanziaria e di bilancio. Il DPEF risulta essere, dunque, una semplice dichiarazione d’intenti.
Si tratta di un problema che, ovviamente non riguarda solo la regione Sardegna (è in atto un dibattito sull’utilità dello stesso DPEF nazionale nell’attuale configurazione), ma che nella nostra Isola è di fondamentale importanza considerate le difficoltà dei processi di sviluppo economico e sociale e di attuazione delle riforme.
La Cisl pone pertanto come prima esigenza l’avvio di una rivisitazione di questo stru-mento, insieme alla riforma della struttura del bilancio e all’introduzione del piano re-gionale di sviluppo, all’interno di un’unica cornice degli strumenti della programmazio-ne regionale.
Sul merito della proposta della Giunta Regionale, la Cisl sarda ritiene che il testo predisposto sia complesso e articolato, con uno spazio notevole dedicato all’analisi della situazione eco-nomica e sociale e delle criticità del sistema regionale. Alcune parti risultano eccessivamente descrittive, altre sono ancora carenti, quindi da integrare e rafforzare.
Relativamente alla parte propositiva sono condivisibili gli obiettivi di carattere generale e, parzialmente, le strategie.
Da sottolineare, però, che spesso nel Documento ci si limita a enunciazioni generali, con uno scarso livello di dettaglio sulla strumentazione nuova e vecchia da mettere in campo per contrastare i problemi cronici dell’economia e della società sarda di cui si è ampia-mente condivisa l’analisi.
Quel che la Cisl ha sottolineato nel corso dell’incontro è inoltre la necessità di indicare nel DPEF, se veramente vuole essere di svolta e cambiamento rispetto al passato, alcuni obiettivi previsionali in termini macroeconomici quali:
-la stima del PIL che si intende raggiungere,
-la misura percentuale di abbattimento del tasso di disoccupazione,
-la misura percentuale di incremento del tasso di occupazione.
Ancora. E’ altrettanto fondamentale indicare le risorse finanziarie da destinare alle stra-tegie che si intende perseguire e alle specifiche politiche di settore nonchè ai costi conse-guenti alle stesse riforme istituzionali e produttive.
La proposta di DPEF, infatti, attenendosi sui principi (lotta alla disoccupazione, iniziative per una migliore competitività del sistema economico, coesione, …) a valutazioni di carattere ge-nerale, senza indicare in dettaglio strumenti e risorse finanziarie, risulta essere a maglie e-stremamente larghe per quanto concerne la fase di attuazione.
Per quel che riguarda la politica delle entrate, che giustamente trova nel DPEF un importante riscontro programmatico, anche relativamente alle richieste di pagamento del pregresso sulle compartecipazioni erariali Irpef e Iva, la Cisl ha rilevato l’opportunità che questa esigenza trovi collocazione in uno scenario politico di forte condivisione da parte delle istituzioni e del-le rappresentanze politiche sociali ed economiche.
Si tratta però di andare oltre il solo contenzioso di natura fiscale per collocare la richiesta nel-la più generale rinegoziazione del rapporto Stato-Regione, dentro il percorso dell’Intesa isti-tuzionale di programma e del nuovo statuto speciale dell’Isola
E’ altresì fondamentale e prioritario che le riforme istituzionali trovino come principale rife-rimento la riscrittura del nuovo statuto speciale della Sardegna, di cui nella proposta ancora non si parla.
Così come è necessario rinegoziare con il Governo e con lo Stato un nuovo piano di Rinascita che, nell’ottica di una rinnovata solidarietà nazionale, consenta alla Sardegna di vedersi anco-ra una volta riconoscere il suo status di specialità istituzionale e specificità economica e socia-le, per recuperare non solo i differenziali con il resto del Paese, ma anche per inserirsi a pieno titolo nel processo di coesione e integrazione europeo (questo vale ancora di più a causa della fuoriuscita dall’Obiettivo 1).
La Cisl sarda ha chiesto alla Giunta Regionale di non procedere per il momento all’approvazione in Giunta del DPEF - si è parlato di venerdì prossimo - per consentire un ul-teriore approfondimento da parte delle rappresentanze sociali ed economiche, adeguato alla complessità delle questioni trattate.
Nei prossimi giorni la Cisl sarda articolerà in materia un proprio documento che consegnerà alla Giunta Regionale, alle forze politiche e ai consiglieri regionali.

Segreteria Regionale Cisl