Nella giornata del 22 giugno si è tenuta la riunione di insediamento del CREL (Consiglio regionale dell'economia e del lavoro, istituito con Legge regionale n. 19/2000,) di cui fanno parte esponenti del mondo sindacale, delle associazioni, delle imprese, nonché rappresentanti designati dal Consiglio Regionale. Il CREL elabora proposte, esprime pareri e concorre alla programmazione regionale e agli indirizzi di sviluppo economico-sociale e culturale dell’isola. Nella prima riunione di insediamento (per la Cisl fanno parte del CREL Mario Medde, Fabrizio Carta, Tomaso Canu) si sarebbe dovuto nominare il Presidente - normalmente un rappresentante delle organizzazioni sindacali - ma tale adempimento è stato rinviato alla prossima riunione del 30 giugno, su richiesta della Cisl (peraltro accolta dagli altri e dallo stesso Presidente Cappellacci.) Sono stati però insediati i rappresentanti del seggio nelle persone di Farncesca Ticca della UIL e Roberto Saba della CONFINDUSTRIA.
Di seguito riportiamo l'intervento del Presidente Cappellacci.
CAGLIARI, 22 GIUGNO 2010 - Dal sito della Regione Sarda
"Viviamo un momento straordinario che richiede da parte di tutti una responsabilità altrettanto straordinaria. Gli effetti della crisi sono testimoniati dai maggiori indicatori, da quelli della Banca d’Italia fino ai rapporti delle associazioni di categoria. È fondamentale l’apporto di tutti, e desidero sottolineare il ruolo importante del Crel, che comprende le rappresentanze della società a cui l’Esecutivo deve trasferire le idee e i progetti che intende mettere in campo".
Così il Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, nel corso della seduta di insediamento del nuovo Crel, il Consiglio regionale dell’Economia e del lavoro.
"Credo fortemente che organismi come il Crel - ha aggiunto il presidente della Giunta - siano alla base di quei processi di democrazia partecipata, indispensabili a garantire nuovi e continui stimoli a chi ha il dovere di porre in essere soluzioni legislative e amministrative utili al rilancio dello sviluppo economico e sociale”.
"Già nel mio programma di governo - ha sottolineato Cappellacci - ho tenuto ad evidenziare la necessità di rilanciare forme di condivisione cadute in disuso nel fare quotidiano della politica regionale, quali gli strumenti della concertazione e della partecipazione dal basso: la valorizzazione dell’associazionismo, il confronto con le comunità locali, riuscire ad ascoltare i bisogni della gente".
"Con l’attuazione della Finanziaria 2010 e con l’accelerazione della spesa dei fondi comunitari – ha proseguito – la Giunta regionale sta mettendo a correre ingenti risorse per favorire la ripresa del sistema Sardegna. Con gli interventi sul fondo di garanzia, sul credito di imposta e sul microcredito stiamo creando le condizioni affinché diminuiscano gli ostacoli nell’accesso al sistema bancario".
"Stiamo predisponendo i nuovi bandi Pia, importante strumento di incentivazione alle imprese che consente di ottimizzare l’utilizzo delle risorse legandolo ad un’attenta programmazione degli interventi da finanziare. Stiamo incrementando gli investimenti nella ricerca, perché una certa arretratezza del nostro sistema produttivo è tra i fattori che pesano sulle nostre possibilità di crescita. Inoltre, abbiamo ripreso in mano con decisione la partita della programmazione dei fondi strutturali e stiamo anche intervenendo sul sistema degli ammortizzatori sociali, affinché chi perde il posto di lavoro abbia a disposizione risorse adeguate per garantire una vita dignitosa alla propria famiglia nell’attesa di trovare una nuova occupazione, e stiamo investendo nella riqualificazione dei lavoratori per evitare che si trovino tagliati fuori dal sistema produttivo".
"Nelle nostre intenzioni - ha concluso il Presidente Cappellacci - il Crel dovrà acquisire un ruolo di rappresentanza sociale, imbastendo un confronto continuo con la Giunta e il Consiglio regionale, che non si limiti al solo ‘rituale’ della concertazione con le parti sociali, affinché le istanze che provengono dalla società trovino risposte immediate nell’attività legislativa e amministrativa della Regione. Vorrei che lo stesso Crel assumesse un’impostazione più propositiva, segnalando le problematiche che interessano il sistema economico e produttivo e indicando possibili soluzioni".
Dopo una breve sospensione, su richiesta di una delle rappresentanze, i lavori sono stati aggiornati al 30 giugno prossimo per l’elezione del nuovo presidente del Crel.