05/07/2010
Disoccupazione all'8,7%. Più colpiti giovani e donne. Cisl: servono interventi mirati
Disoccupazione all'8,7%. Più colpiti giovani e donne. Cisl: servono interventi mirati
MERCATO DEL LAVORO

Arrivano conferme sulla disoccupazione italiana. L'ultimo Rapporto Istat ha indicato il tasso di disoccupazione a maggio all'8,7%, un dato stabile per il terzo mese consecutivo. Guardando dentro ai numeri si scopre che il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a maggio è salito al 29,2% dal 29,1% di aprile (dato rivisto). Si tratta del dato più elevato dall'inizio delle serie storiche, ovvero dal 2004.
Eurostat invece ha ritoccato al ribasso di un decimale i dati di aprile. In termini assoluti tuttavia nell'area euro si sono registrati 35 mila disoccupati in più rispetto al mese precedente, e 991 mila in più nel confronto con il maggio del 2009. I dati risultano leggermente migliori di quanto prevedessero in media gli analisti, che non scontando la revisione al ribasso sui livelli di aprile stimavano una disoccupazione media di Eurolandia stabile al 10,1 per cento.

In questo quadro, la Cisl chiede interventi mirati per giovani e donne. "Il prezzo che, specie nel Sud, stanno pagando i giovani, in particolare, e le donne, non è più sostenibile: la dinamica crescente dei relativi tassi di disoccupazione (29,2% e 10,1%) impone interventi urgenti da mettere in campo con il contributo responsabile di tutti i soggetti istituzionali e le parti sociali". Così il segretario confederale della Cisl, Giorgio Santini, commenta i dati Istat, sottolineando "l'instabilità che la crisi ha scaricato sulle dinamiche del mercato del lavoro".
Per Santini, "occorre, da un lato, garantire la prosecuzione ed il rafforzamento delle misure per il sostegno al reddito, per fermare l'erosione dei posti di lavoro e salvaguardare i siti ancora produttivi, e dall'altro moltiplicare le misure e le opportunità di inserimento e reinserimento nel mercato, in particolare delle fasce deboli, utilizzando la leva della formazione per rafforzare le competenze per l'occupabilità e in ragione degli effettivi fabbisogni del sistema produttivo". Ci sono già degli strumenti, come l'apprendistato, dice il sindacalista, per "dare un concreto impulso all'inserimento occupazionale dei giovani. Per questo torniamo a chiedere con urgenza, al Governo e alle Regioni, di dare priorità a questo tema in una 'agenda per il lavoro' per condividere, facendo ognuno la propria parte, i capisaldi di una strategia efficace per l'occupabilità e l'inclusione", conclude Santini.

"Chiediamo al governo di accelerare i tempi per la convocazione del tavolo sulla flessibilità d'orario di lavoro e sul rilancio strategico dell'occupazione femminile e giovanile", Liliana Ocmin, segretario confederale della Cisl. "Da tempo, infatti - continua Ocmin - la Cisl denuncia il rischio evidente che la crisi avrebbe potuto incindere sfavorevolmente sul tasso occupazionale del lavoro femminile e giovanile che già da anni, ormai, ci vede maglia nera dell'Europa.
Ora crediamo sia necessario evitare che questo trend negativo si allarghi ulteriormente. Nonostante l'impegno del governo ad allargare l'ombrello di protezione degli ammortizzatori sociali, insieme alla formazione per la riqualificazione e ricollocazione nel mercato del lavoro, ora si deve rispondere con priorità a queste fragili realtà"."Dobbiamo incentivare le riforme economiche e la politica di investimento per rilanciare il sistema produttivo - sottolinea Ocmin - se vogliamo invertire questo effetto negativo e creare le condizioni per il benessere delle persone e del Paese"."La Cisl - conclude Ocmin - è pronta ad assumersi le sue responsabilità, insieme a tutti glia attori coinvolti, nelle sedi preposte e nel campo della contrattazione di secondo livello che ci vede impegnati in prima linea. Siamo dinanzi a tempi e situazioni straordinarie che richiedono risposte immediate e straordinarie". Cdl

(2 luglio 2010)