La TELECOM ha rescisso il contratto con VOL 2 e pertanto dalle ore 7 del 23 luglio il call center di Via Montecassino non sarà più operativo.
La notizia è arrivata con una mail certificata nella quale la committente dichiara di dover rescindere il contratto a causa di gravi inadempimenti da parte della proprietà. In particolare l'azienda è stata impossibilitata a presentare il DURC (documento unico di regolarità contributiva) in quanto, come è noto, da tempo non paga i contributi previdenziali. Nel contempo, il traffico delle telefonate saraà dirottato su due altri call center. Era questo un provvedimento atteso ma che, in ogni caso, pur essendo stato sollecitato dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali, non risolve certamente la vertenza.
Al termine di un'assemblea con i lavoratori (l'assemblea sarà ripetuta anche nel pomeriggio), si è deciso di cambiare il percorso della manifestazione del venerdì - inizialmente prevista di fronte al Palazzo di Giustizia ed ora dislocata di fronte al Palazzo della Giunta Regionale, in viale Trento.
Praticamente l'azienda non esiste più, anche perché agli arresti dei giorniscorsi si sono aggiunte le dimissioni dell'amministratore Camalleri. Nessuna decisione quindi sul fronte VOL 2 e per ora i lavoratori potranno fruire delle ferie.
Si tratta ora di pressare la Regione e la TELECOM perché ci sia un confronto a brevissimo con i nuovi aggiudicatari della commessa e per definire le questioni riferite al passaggio dei lavoratori di VOL 2 alla nuova azienda (si parla di COM DATA).
Con la Regione si parlerà anche di azioni di sostegno al reddito e della possibile applicazione, nelle settimane necessarie per rendere funzionale la nuova attività, di ammortizzatori sociali in deroga, trattandosi di un settore che non può godere di quelli ordinari.
CGIL CISL UIL confederali e di categoria seguiranno la vertenza con la massima attenzione in modo che si concretizzi l'obiettivo di fondo che è il mantenimento del lavoro a Cagliari e la riassunzione dei 500 lavoratori attualmente impegnati a VOL 2. Su questo, la Giunta regionale deve pretendere il rispetto delle promesse fatte.
L'intelligenza della lotta portata avanti con originalità e senso di responsabilità dai lavoratori, merita una risposta positiva per il mantenimento dei posti di lavoro.
Non è sufficiente dunque la risoluzione della commessa, ma occorre un accordo in sede istituzionale tra la nuova azienda ed il sindacato per la salvaguardia dei posti di lavoro.
In allgetao comunicato unitario.