In questi giorni infuria la polemica sul mancato rispetto da parte dello Stato dell'accordo, fatto cinque anni fa, che rimodulava le entrate a favore della Sardegna. Un risultato frutto anche della mobilitazione sindacale e della manifestazione del 1° dicembre 2005. Sicuramente è necessario unirsi per la vertenza entrate: lo impone la drammatica situazione socio economica vissuta dall'Isola. Per questo la Cisl sarda chiede che le sedute del Consiglio regionale del 7 e 15 settembre prossimi siano aperte alla partecipazione delle forze sociali e degli enti locali. La Cisl annuncia anche una manifestazione unitaria proprio sul nuovo Statuto e sulla vertenza entrate.
Tuttavia, nella nota allegata, si pone anche l'accento sulla necessità di migliorare la capacità della spesa. I fondi FAS 2000/2006 non sono spesi se non nella misura del 37% su un totale di 1591 miloni di euro. Ci sono anche risorse liberate dalla Comunità Europea che ancora non sono spese. Perciò, giusto puntare sull'aumento delle entrate, ma fondamentale spendere con più efficienza: diversamente le maggiori entrate serviranno solo ad aumentare i residui senza che ciò incida sulla condizione dei disoccupati, lavoratori e pensionati sardi