24/08/2010
La Regione dispone l'aumento delle tariffe del trasporto pubblico locale. Il commento della Cisl di Cagliari.
NOTA STAMPA CISL CAGLIARI
AUMENTO TARIFFE SERVIZI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE


Secondo quanto riferito dai giornali sardi, una delibera della Regione Sarda (3/8/2010 n° 30/21) dal titolo “Ridefinizione del sistema tariffario del servizio extraurbano di trasporto pubblico locale” avrebbe disposto gli aumenti dei biglietti sulle linee urbane ed extraurbane.

Usiamo il condizionale perché, a distanza di 20 giorni dalla sua approvazione, la delibera è ancora “coperta” sul sito della Regione Sarda, cioè è illeggibile per chiunque voglia conoscerne il contenuto. Una delibera dal tipico taglio estivo, presa quando gli utenti leggono poco, perché assenti per ferie o sdraiati sotto gli ombrelloni.

La decisione presa dalla Regione, competente sulle tariffe sulla base della legge regionale del 7/12/2005, avrebbe costretto il CTM, ma anche l’ARST e le altre aziende di trasporto pubblico locale a ritoccare il costo dei biglietti in alcuni casi in modo piuttosto pesante.

Sono arrivate le più che giustificate proteste degli studenti e delle loro organizzazioni nei confronti del CTM, ma il provvedimento, al di là della condivisibile lotta all’evasione nel pagamento dei biglietti, arriva di fatto come un fulmine a ciel sereno, proprio in un momento nel quale sarebbe importante non intaccare le già scarse risorse dei cittadini, dei lavoratori e dei pensionati, delle famiglie in genere.

Vi è un’ulteriore attacco alle tasche dei cittadini che, lungi dall’essere incoraggiati ad usare il mezzo pubblico, in numerosi casi troveranno più conveniente l’utilizzo del mezzo privato, magari andando a riempire i parcheggi cittadini a pagamento, intasando il centro della città.

Il giudizio che la CISL di Cagliari è quindi assolutamente negativo per diversi motivi:

· Non vi è stata alcuna discussione preventiva da parte della Regione nei confronti del sindacato, delle associazioni dei consumatori, della società in genere.
· La decisione presa dalla Regione, pur non ancora resa pubblica, è diventata immediatamente operativa, per esempio ad opera del CTM, anche in questo caso senza preventiva consultazione, forse non obbligatoria, ma a nostro avviso necessaria, dato il periodo di crisi economico sociale, l’aumento delle povertà, la crescita dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali e le esigenze degli studenti e della popolazione anziana di Cagliari e del circondario.
· Con politiche di questo genere, non concertate e basate sul solo calcolo dei costi/ricavi, non si incentiva l’utilizzo del mezzo pubblico e si favorisce invece l’aumento del traffico cittadino, danneggiando l’ambiente e la vivibilità della città.

Infine ci saremmo aspettati qualche parola, in proposito, da parte degli Enti proprietari del CTM: Cosa dicono, in proposito, i rappresentanti del Comune di Cagliari, di Quartu S.E. e della Provincia ?

Non è un bell’inizio d’anno e non vorremmo che questo fosse solo il preambolo per un autunno caldo sul fronte dei prezzi e delle tariffe pubbliche.

E’ invece opportuno intraprendere una strada comune che, preso atto della pur criticabile riduzione dei trasferimenti agli enti locali da parte del Governo, ne attenui gli effetti sui cittadini, evitando di colpire le fasce più deboli: per questo il sindacato chiede la convocazione di un tavolo sulle questioni accennate che deve vedere protagonisti le forze sociali e istituzionali.