Sono attese più di 5000 persone in piazza Eleonora ad Oristano, per partecipare alla manifestazione unitaria, organizzata da CGIL CISL UIL dall'ANCI e dall'UPS.
Una manifestazione di popolo che è in continuità con le iniziative che, fin dallo scorso anno, le segreterie unitarie hanno messo in campo: le assemblee provinciali e regionali del popolo sardo, la manifestazione di Zuri, lo sciopero generale unitario del 5 febbraio, le rivendicazioni presentate all'Europa a Bruxelles. Tutto per rappresentare in maniera originale ma forte e determinata i problemi della Sardegna, tra i quali,
il mancato rispetto dell'accordo sulle entrate, disatteso dal Governo, ma anche la necessità di spendere le risorse ingenti ferme ed i residui passivi.
La crisi drammatica che colpisce la nostra nazione e la Sardegna richiede unità di intenti tra le forze politiche e sociali ed il sindacato, pur nella specificità del suo ruolo, non si sottrae al compito di sollecitare l'Europa, il Governo, la Regione ad affrontare i problemi della disoccupazione, specie giovanile, della povertà che colpisce 350000 sardi, della carenza dell'offerta scolastica, formativa ed universitaria, delle carenze dei servizi di orientamento al lavoro, della non autosufficienza, della carenza dei servizi pubblici (sanità, assistenza etc.), dello spopolamento, dell'abbandono dei servizi in periferia.
La Sardegna chiede un nuovo grande Piano di Rinascita regionale ed un programma straordinario per il lavoro.
Un sindacato coerente con le ragioni del suo essere non può che impegnarsi con passione e generosità su questi filoni.