13/10/2010
Licenziamento collettivo ad Invitalia: a Cagliari a rischio 15 posti di lavoro.
Duro comunicato delle R.S.A. FIBA/CISL FISAC/CGIL UILCA/UIL in merito al licenziamento di 240 lavoratori di INVITALIA (ex Sviluppo Italia) che si occupa di favorire le pratiche relative alle iniziative imprenditoriali giovanili. In Sardegna, da mesi si parla di un'agenzia per il reimpiego che deve occupare i dipendenti del BIC Sardegna, di Invitalia e dell'Insar ma non si riesce ancora a rendere concreto il progetto, per responsabilità della Giunta Regionale: eppure la Sardegna avrebbe bisogno di servizi qualificati di questo tipo.

Il sindacato ha inviato una richiesta di incontro urgente al neo Ministro Paolo Romani.

Il commento della RSA.
Lunedì 11 ottobre Invitalia ha comunicato con lettera formale la messa in liquidazione delle ultime due società regionali ancora non ancora interessate a tali procedure (SI Campania e SI Abruzzo), nonché l’attivazione immediata delle procedure di mobilità ex L. 223 per tutto il personale, con conseguente il licenziamento collettivo dei dipendenti delle società regionali ancora non cedute (Abruzzo, Calabria; Campania e Sardegna).

Il tutto perché Il 31 dicembre p.v. scade l’ultima proroga al piano di riordino senza che le Regioni ed Invitalia siano riusciti in quasi 4 anni a trovare un accordo sulla cessione.



I lavoratori ed i sindacati del Gruppo Invitalia rigettano questo atto unilaterale ed inatteso, messo in atto peraltro mentre si svolgeva con le Oo.Ss. un incontro sull’avvio del tavolo contrattuale, e del quale l’azienda non ha fatto cenno in quel frangente, e ritengono:



·vergognoso che i soggetti istituzionali coinvolti (Governo, Regioni ed Agenzia) non siano riusciti in quasi quattro anni a risolvere una vicenda da loro stessi innescata e, peraltro, strettamente connesse alle politiche di sviluppo regionali e nazionali delle quali il territorio ha un bisogno innegabile;

·immorale il tentativo di scaricare su oltre 240 lavoratori gli effetti delle proprie politiche, volontà, indeterminatezze decisionali, peraltro dopo che per un anno abbiamo letto sui giornali dichiarazioni sulla positiva conclusione del piano di riordino di Invitalia;

·grottesco che l’agenzia nazionale di Sviluppo, deputata per legge ad operare con il Governo nelle crisi di impresa, non sia in grado di gestire la propria organizzazione ed apra lei stessa una “crisi di impresa”.
Le Oo.Ss. metteranno in campo ogni iniziativa per salvaguardare la professionalità e il lavoro di tutti i colleghi del Gruppo.

Le Oo.Ss. confederali e di categoria hanno già invito il 12 ottobre una lettera al Ministro dello Sviluppo Romani ed al Direttore del DPS Mancurti (allegata) chiedendo di far ritirare immediatamente le procedure ex L. 223 ed avviare un confronto mirato alla definitiva e positiva risoluzione del problema.



Segreterie RSA e Coordinamento Nazionale Fisac CGIL, Fiba CISL e Uilca UIL Invitalia