Le segreterie di CGIL CISL UIL incontrano il Sindaco di Cagliari Emilio Floris.
Non si può certo dire che il confronto con l'Amministrazione del capoluogo di Regione sia stato molto intenso per 4 anni: incontri sporadici, senza alcuna programmazione o solo su emergenze. hanno segnato i rapporti tra il sindacato ed il Sindaco. Ma, dopo la riunione unitaria delle settimane scorse e pur essendo in prossimità delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale,è sembrato doveroso alle segreterie territoriali riprendere i contatti.
E' troppo grave la situazione socio economica vissuta in Provincia ed in città; troppo importanti i temi dello sviluppo (spesso mancato) e delle opportunità da cogliere per rinunciare al tentativo di sollecitare l'amministrazione e, se possibile, a fare fronte comune. D’altronde sarebbe difficile pensare di affrontare i problemi senza l’apporto del Sindaco di Cagliari.
L’incontro non poteva che essere molto generale sui temi evidenziati nella lettera sindacale di qualche giorno fa. I temi del Porto, dell’Aeroporto, della Viabilità, della cultura, del Teatro Lirico, delle politiche sociali, delle gare d’appalto sui rifiuti e sui servizi agli anziani e ai disabili sono stati alcuni degli argomenti trattati.
CGIL CISL UIL hanno dunque affermato quanto detto più volte in questi anni: Cagliari deve agire come se fosse una città metropolitana perché i problemi dell’area devono essere affrontati in modo partecipe e condiviso con l’Hinterland, senza primogeniture ma con la convinzione che lo sviluppo di Cagliari è funzionale a quello dell’intera Sardegna. Non c’è dunque una politica Cagliari centrica come sostenuto da alcune parti: Si tratta di indirizzare risorse e investimenti verso iniziative produttive e verso il potenziamento delle infrastrutture. Su questo si è chiesto di individuare un percorso comune nell’interesse della Comunità cagliaritana e sarda.
Questo lo impone la situazione drammatica con un tasso di disoccupazione e di inattività molto elevata, indici di vecchiaia al 210%, rischio di scadimento dei servizi sociali anche a causa dei tagli che il Governo Nazionale e la Regione stanno attuando nei confronti degli enti locali. Su questo aspetto il sindacato ha chiesto un confronto a tutto campo. Vanno infatti eliminati gli sprechi e lasciate inalterate le spese destinate ai servizi sociali. Né si può condividere l’approvazione di bandi di gare al massimo ribasso, come è avvenuto di recente.
Si è ribadita la necessità di un incontro urgente sulla questione appalti e sulle politiche sociali, anche in considerazione delle tensioni attuali sia tra i lavoratori, che tra le aziende della cooperazione che hanno contestato i bandi.
Il sindacato ha dimostrato un alto senso di responsabilità nella ricerca del confronto: la mano è tesa, si aspetta ora che vengano raccolte le proposte.
Infine si è parlato di Teatro Lirico: le segreterie hanno chiesto al Sindaco di rendersi capofila di un progetto che salvi il teatro dalla crisi attuale, renda la dirigenza e il CDA stabile e cerchi le alleanze necessarie nel pubblico e nel privato. I lavoratori se resi partecipi ad una politica di lotta agli sprechi sapranno essere responsabili e parte attiva per la salvaguardia della più grande istituzione culturale di Cagliari e dell’intera isola. Non si capisce altrimenti a cosa sarebbero valsi i grandi investimenti nel Parco della Musica se non a dare stabilità ai lavoratori, a partire da quelli precari,e alla programmazione artistica. Anche su questo ci auguriamo che il Sindaco raccolga il messaggio in tempi coerenti con la crisi in essere.
Nota a cura della Cisl di Cagliari.