26/10/2010
Confronto del Governo con le parti sociali sulla riforma del fisco: è anche il frutto della mobilitazione di CISL e UIL.
Dopo la mobiltazione del 9 ottobre scorso a Roma, organizzata da CISL e UIL con centomila persone in piazza del Popolo, si apre il confronto tra il Governo e le partic sociali sulla riforma del fisco. Lo slogan della manifestazione era meno fisco più lavoro e questi sono gli obiettivi che la Cisl si propone, coinvolgendo tutti in una riforma tanto necessaria quanto attesa da anni.
L'evasione fiscale, il peso eccessivo del fisco sui lavoratori e sui pensionati, la trasparenza, il federalismo fiscale solidale, la difesa della famiglia, la tassazione delle rendite finanziarie con aliquote più alte(ad eccezione dei BOT) sono obiettvi che da sempre ci si propone di raggiungere. Ma, oggi che la crisi è più forte, è ancor di più obbligatorio percorrere queste strade, se si vogliono dare risposte alle fasce di persone a reddito fisso.
Dell'incontro con il Governo si dà conto nell'allegato comunicato a firma della segreteria confederale.
Il Governo emanerà una legge delega e, dichiarandosi aperto al confronto, aprirà dei tavoli tecnici.
La Cisl ha apprezzato l’iniziativa governativa, che più volte avevamo auspicato e richiesto nei mesi scorsi e che si è finalmente concretizzata anche grazie alla straordinaria partecipazione dei lavoratori e dei pensionati all’iniziativa promossa da Cisl e Uil lo scorso 9 ottobre a Piazza del Popolo a Roma.
Abbiamo fatto rilevare come, per la prima volta dall’attuazione dell’attuale sistema fiscale che è datato anni ’70, si apra nel paese un confronto tra il Governo e le Parti sociali per un intervento di riforma organica del fisco che supera la logica di interventi parziali di revisione del sistema fiscale per creare un nuovo patto tra i cittadini e lo Stato.
Ha ribadito come, nell’attuale difficile situazione economica, soltanto una riforma fiscale fondamentale possa contribuire in modo incisivo a rilanciare lo sviluppo e l’occupazione, a sostenere i redditi di lavoratori e pensionati e a rafforzare le condizioni di competitività e produttività delle imprese, premiando ed incentivando quelle che salvaguardano e accrescono qualitativamente e quantitativamente la base occupazionale e che investono nella ricerca e nello sviluppo, contribuendo a spostare in avanti la nostra frontiera di specializzazione produttiva.
Fra le priorità dell’intervento c’è per noi sicuramente la famiglia, che va sostenuta con una sensibilità diversa rispetto al passato. Per la Cisl è possibile coniugare la necessità di un intervento non più rinviabile con le esigenze di rigore dei conti pubblici, attraverso un nuovo Patto fra lo Stato e i contribuenti che determini condizioni favorevoli per incremento di gettito, sia tramite una significativa riduzione dell’evasione fiscale, sia mediante lo spostamento del prelievo dal lavoro e dagli investimenti produttivi verso le rendite finanziarie e le manifestazioni della ricchezza.
La Cisl ha messo in guardia il Governo dal pericolo di fughe in avanti sul versante del processo di attuazione del federalismo fiscale, evidenziando il rischio di un ulteriore aggravio del prelievo fiscale complessivo per i contribuenti, in particolare per i lavoratori e i pensionati. Per questi motivi, si è chiesto che anche sull’attuazione del federalismo fiscale si apra un confronto con le Parti sociali, prevedendo un tavolo dedicato o individuando, fra quelli che saranno costituiti, una specifica sessione dedicata a questo tema.
Il confronto sui tavoli tecnici consentirà di individuare punti di analisi condivisa fra le parti sociali e di formulare contributi utili alla definizione del disegno di legge delega che il Governo si è impegnato ad adottare entro i prossimi mesi.