17/11/2010
Statuto dei Lavori: consegnata ai sindacati la bozza del disegno di legge.
Il Ministro del lavoro. Sacconi, ha inviato a tutte le organizzazioni sindacali la bozza del disegno di legge delega sullo Statuto dei Lavori. Il testo è stato accompagnato da una lettera del Ministro che, oltre a chiarire che esso rinvia ad un avviso comune tra le parti, sostiene l’opportunità che l’avviso comune preceda l’articolato da sottoporre all’esame del Consiglio dei Ministri. Si tratta, dunque, di una traccia di discussione per favorire il confronto, che non è stata né sarà formalmente approvata dal Consiglio dei Ministri, in quanto l’Avviso Comune dovrà precedere ogni possibile iniziativa legislativa.
Per questi motivi abbiamo apprezzato la scelta del Governo di affidare la materia all’autonomia delle parti e alla funzione del dialogo sociale.

Quanto al merito, trattandosi di bozza di una legge delega, vengono enunciati soltanto in via molto generale principi e criteri :

-si tratterà di identificare un nucleo di diritti universali e indisponibili applicabili a tutti i rapporti di lavoro dipendente nonché alle collaborazioni a progetto
-di affidare un ruolo forte alla contrattazione collettiva per modulare le altre tutele, tenendo conto di alcuni indicatori
-di riordinare le tutele nel mercato del lavoro con riferimento alle politiche attive, nonché estendere gli ammortizzatori sociali, su base volontaria od obbligatoria
-di razionalizzare e semplificare la normativa vigente.

Si tratta di principi condivisibili, pur nella loro genericità e nella consapevolezza delle difficoltà che presenta tale tematica.
L’indicazione è soprattutto metodologica e come tale tutta da chiarire per quanto riguarda il merito, ad esempio sulla reale consistenza del perimetro dei diritti ritenuti inderogabili. Tuttavia è un impianto che, nel rispondere all’esigenza, via via accresciutasi, di integrare ed innovare la legislazione del lavoro, a partire dallo Statuto dei lavoratori, in rapporto ai grandi cambiamenti che hanno attraversato ed attraversano il mondo del lavoro, permette di cogliere alcuni di quegli obiettivi che la Cisl da tempo indica, in primo luogo quello dell’inclusione nell’area dei diritti e delle tutele di tutte le tipologie di lavoro.
In collegamento a questo sarà possibile estendere il sistema di ammortizzatori sociali, sempre in chiave contributiva e mutualistica, ai tanti settori che oggi sono ancora scoperti, e potrà diventare pratica comune una politica per il lavoro centrata sulla occupabilità. Inoltre l’ampio credito che la bozza assegna alla sussidiarietà delle parti sociali potrà permettere un notevole irrobustimento delle esperienze di bilateralità contrattuale peraltro già diffuse in molti ambiti della tutela del lavoro.

L’Avviso Comune è un’occasione per condividere queste opportunità, senza tirare in ballo l’art.18 della legge 300, che non è in discussione. Con spirito costruttivo, senza polemiche, spetta invece alle parti sociali valutare la proposta, cogliendone gli spazi molto ampi che essa assegna alla contrattazione collettiva.
nota a cura della Cisl confederale (G.Santini)
in allegato la bozza della delega al Governo.