17/11/2010
Osservatorio sul lavoro in Provincia di Cagliari: prima riunione Provincia CGIL CISL UIL
OSSERVATORIO SUL LAVORO in PROVINCIA.
Primi passi dell'osservatorio sul lavoro della Provincia di Cagliari: si sono incontrati, infatti, i segretari territoriali di CGIL CISL UIL (Vargiu, Carta, Olla) e l'assessore al lavoro Lorena Cordeddu, accompagnata dal suo staff, per un primo scambio di vedute sull'argomento.
La nascita dell'osservatorio è la naturale prosecuzione dell'accordo siglato lo scorso 6 agosto tra Provincia e Sindacati che identificava il problema occupazione e formazione tra quelli più urgenti da affrontare. Obiettivo della Provincia è creare una banca dati originale per fotografare i dati delle aziende del territorio e identificare il fabbisogno occupazionale e formativo. Verrà effettuata un'indagine sul campo, attraverso la distribuzione ad un campione di aziende, di un questionario, predisposto dai tecnici della Provincia. Sono circa 6500 le aziende della provincia. Nell'impossibilità di eseguire l'indagine in tutte, si è convenuto di restringere il campo a quelle imprese con più di 15 dipendenti (dei diversi settori) e, in particolare, a quelle che hanno sede legale a Cagliari, nonché ad una cinquantina di aziende con sede fuori provincia.
Nel questionario, che verrà reso pubblico dopo gli opportuni confronti con le associazioni di categoria, si chiede di fotografare la realtà organizzativa e occupazionale dell'azienda e di indicare i problemi per quanto riguarda i bisogni formativi.
E' dunque un programma interessante, che andrà perfezionato con successivi affinamenti, magari effettuando ricerche anche su aziende al di sotto dei 15 dipendenti, data la particolarità del tessuto produttivo della provincia (fatto per la maggior parte di piccole aziende) Nel corso dei lavori, è intervenuto il segretario della Cisl Fabrizio Carta che ha sottolineato la necessità di uno strumento del genere, pur in presenza di altre statistiche provenienti da altre fonti che comunque si potrebbero utilizzare, nel frattempo, in modo da poter predisporre con tempestività il programma formativo. Sarebbe importante, a giudizio della CISL, identificare gli assi di sviluppo e i settori verso i quali si indirizzerà l'occupazione in un periodo medio e concentrare le inziative formative su di essi, costruendo professionalità da immettere sul mercato e riqualificando i lavoratori a partire da coloro che godono degli ammortizzatori in deroga. Per questo bisogna coinvolgere le imprese, il sistema scolastico, il sistema formativo, l'Università, se si vuole che le nuove competenze e le risorse attribuite alle province non vadano disperse. E' altresi obbligatorio rafforzare i servizi pubblici per l'impiego (in ritardo in Sardegna e in Provincia da anni), integrando la loro attività con la rete delle forze sociali, compresi sindacati ed enti bilaterali. D'altronde che di questo ci sia bisogno lo dimostrano i dati sugli avviamenti al lavoro. Secondo l'indagine EXCELSIOR solo il 4% degli avviamenti passano, in provincia di Cagliari, attraverso i servizi pubblici per il lavoro e questo evidenzia i ritardi sui quali intervenire.
Nelle prossime settimane si terranno gli ulteriori incontri con le forze imprenditoriali, mentre da subito partirà la ricerca che dovrebbe concludersi con i primi mesi dell'anno prossimo.