30/11/2010
Sempre critica la situazione degli appalti delle pulizie in provincia.
Forte preoccupazione da parte della FISASCAT per la sorte degli appalti delle pulizie in alcuni enti pubblici.
Il solito metodo delle gare di appalto al ribasso, praticato proprio dall'appaltante pubblico (Comuni, ministeri etc.) e le politiche dei tagli incidono negativamente sulla stabilità dei posti di lavoro e sulla qualità dei servizi offerti.
Illuminante è quanto accade per gli appalti delle pulizie presso il ministero della difesa. Le gare hanno addirittura una cadenza trimestrale se non mensile e ciò determina la possibilità di arrivare anche a tre o quattro cambi di appalto all'anno, con le evidenti conseguenze di creare precarietà e incertezza ai lavoratori. Ora l'appalto scade al 31.12.2010 nelle basi di Decimomannu, Perdasdefogu e Capo san Lorenzo, mettendo a rischio ben cento lavoratori. Tale denuncia è riportata in una lettera a firma di FISASCAT FILCAMS UIL TRASPORTI indirizzata al comandante della base di Decimomannu, al generale di brigata aerea, al ministero difesa e ai sindaci dei comuni di Villasor, Decimomannu, Decimoputzu, San Sperate, Arbus. La ditta Gamba Service ha informato il sindacato delle decisioni dell'amministrazione: appalti quadrimestrali, riduzione del 20% dell'importo del canone di servizio.
In pericolo i posti di lavoro in un territorio già colpito dal fenomeno della disoccupazione e della precarietà. CGIL CISL UIL chiedono perciò al comandante la convocazione urgente di un tavolo di confronto.
SCHIARITA INVECE sugli appalti delle scuole, sia quelli storici che quelli degli ex LSU. In un incontro al MIUR il sottosegretario ha informato che tutte le risorse necessarie al pagamento delle competenze ai lavoratori, fino al 31 dicembre, sono state assicurate ai capi d'istituto (compresi fondi per i cococo ex lsu). Inoltre ha garantito la proroga anche per l'anno 2011 e l'inserimento nella legge di stabilità delle somme necessarie. E' stato anche fissato un incontro al ministero per il prossimo 17 dicembre. Sospiro di sollievo quindi per le centinaia di lavoratori che operano negli appalti della provincia, del resto abituati a soffrire da sempre.